Tangenti, nell’inchiesta in Lombardia arrestato anche un politico di origini teramane

I carabinieri di Monza e la Gdf di Varese hanno eseguito in Lombardia e Piemonte 43 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 in carcere, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda milanese su due gruppi criminali operativi tra Milano e Varese costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, accusati a vario titolo di associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, corruzione e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici.

 

Sono 95 in totale le persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, finalizzata a corruzione, finanziamento illecito ai partiti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d’ufficio.

Ci sono il consigliere regionale Fabio Altitonante, sottosegretario all’area Expo della Regione Lombardia (teramano di origine, dove è nato 44 anni fa e cresciuto a Montorio) e il consigliere comunale milanese e vicecoordinatore regionale di Forza Italia Pietro Tatarella, candidato alle Europee, tra gli arrestati nell’operazione ha tra i protagonisti, per uno dei filoni dell’inchiesta, l’imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali, Daniele D’Alfonso della Ecol-Service srl, anch’egli arrestato.

 

Tatarella sarebbe stato a ‘libro paga’ dell’imprenditore D’Alfonso, da cui avrebbe ottenuto 5mila euro al mese e in cambio l’avrebbe favorito negli appalti dell’Amsa, in particolare, e l’avrebbe introdotto in altri appalti a Varese e a Novara, dove sarebbe stato attivo il parlamentare di FI Diego Sozzari.

 

 

 

 

 

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