Sciopero Popolare di Bari: lavoratori chiedono il rilancio dell’istituto di credito

Teramo. I dipendenti della Banca popolare di Bari hanno scioperato oggi con una manifestazione davanti alla sede di Bari e a Teramo per chiedere il rilancio dell’istituto bancari e per rivendicare miglior trattamento salariale e organizzativo.

Lo sciopero è stata sostenuto dai sindacati Fisac Cgil, UIlca e First Cisl che hanno chiesto al governo l’apertura di un tavolo di confronto

“Lo sciopero di oggi arriva dopo un lungo periodo in cui le organizzazioni sindacali hanno chiesto alla Banca Popolare di Bari interventi per trovare soluzioni alle numerose difficoltà e agli enormi sacrifici che le lavoratrici e i lavoratori affrontano da anni”.

Lo chiarisce la segreteria nazionale Uilca che, insieme al coordinamento nazionale Uilca Banca Popolare di Bari, ha sostenuto lo sciopero proclamato oggi dai dipendenti dell’istituto di credito a Bari e a Teramo. Uila auspica quindi l’avvio “di un dialogo realmente costruttivo con la banca”, rendendosi disponibile “ad aprire un tavolo di confronto, se necessario anche permanente, al fine di esaminare tutte le possibili soluzioni per offrire condizioni lavorative in grado di valorizzare i dipendenti della Popolare di Bari”.

“First Cisl è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Popolare di Bari, che oggi – afferma il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani – sono scesi in sciopero per la prima volta nella storia della banca. Dopo anni di sacrifici, che hanno consentito il salvataggio dell’istituto, è necessario che i temi del salario e dell’organizzazione del lavoro tornino al centro del confronto con i sindacati”. “Per un governo che si propone obiettivi ambiziosi e di legislatura – conclude Colombani – quello di Popolare di Bari rappresenta quindi un banco di prova importante per mettere a terra nuove politiche creditizie al servizio dello sviluppo”.

 

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