Roseto. “Un anno difficilissimo per i fratini nella riserva borsacchio. Ben nove nidi in questa stagione, purtroppo la gran parte di questi sono andati persi per i cattivi comportamenti di pochi. Oltre ai cani lasciati senza guinzaglio si sono aggiunti anche episodi di vandalismo e durante il pieno della riproduzione i lavori di messa in sicurezza di casa verde con i mezzi pesanti hanno allontanato ben 3 coppie che erano in procinto di depositare nido nei dintorni.”.
Lo ha dichiarato il presidente delle Guide del Borsacchio, Marco Borgatti, spiegando che “un report e degli studi sono in corso e saranno pubblicati a fine stagione. Ma esiste ancora speranza. L’ultimo nido, schiuso il 18 Luglio, è l’unico che ha ancora la possibilità di portare a termine l’involo dei piccoli. Un nido con una storia incredibile. Segnalato da dei residenti in un posto insolito, vicinissimo al mare. Messo in sicurezza in piena notte con torce e ore ed ore di ricerca. Di seguito il Maschio della coppia è venuto a mancare per cause naturali e il cattivo tempo ha portato il mare a ridosso del nido. I volontari nel buio hanno cercato di porre delle piccole barriere ma la seconda notte il mare è arrivato al nido disperdendo un uovo. Incredibilmente la femmina sola con un nido investito dal mare torna a covare e le due uova superstiti e nascono due pulli.
Ora a questi due pulli sono affidate le sorti della stagione riproduttiva. Sono prossimi al momento del volo e da quel momento le loro speranze di sopravvivere aumenteranno molto. Ora sono le star della costa teramana. Abbiamo dovuto raddoppiare i turni da volontari per monitorare e tenere in sicurezza i pulli. Alcuni vandali hanno distrutto i cartelli e le delimitazioni dove si rifugiano al riparo dal calpestio. Ma ora serve l’aiuto di tutti. Rimaniamo lontani dalle dune e rimaniamo vicini al mare. Non cerchiamo di essere troppo curiosi. Le foto sono sui social fatte da fotografi con adeguate strumentazioni per rimanere a distanza. Non inseguiteli. A sud ci sono corvi ed a nord troppi uomini.
Amateli come l’ultima speranza di una spiaggia sostenibile. Ricordate alle persone che sciolgono il loro cane che è obbligo di legge tenerlo al guinzaglio. Collaborate tutti. Da tutta italia stanno venendo ad osservare questi pulli che ormai sono delle star. Ma non sono un fenomeno mediatico. Sono esseri viventi che rischiano di estinguersi per colpa nostra e della nostra occupazione delle spiagge. Il minimo che possiamo fare,nelle zone protette, è rispettare la natura che qui trova l’ultima casa”, conclude Borgatti.