Roseto, Comune verso la dematerializzazione delle pratiche edilizie private

Roseto. L’assessore all’Urbanistica Orazio Vannucci, d’intesa con il consigliere di maggioranza delegato all’informatizzazione Massimo Felicioni, informa che a partire da febbraio 2021, si renderà obbligatorio l’invio delle dichiarazioni sulle pratiche edilizie in formato elettronico come previsto già nel programma del sindaco Di Girolamo al momento della sua candidatura.

“E’ mio obiettivo – dichiara l’assessore Vannucci – proseguire nel percorso di dematerializzazione dell’ente avviato già con le pratiche dal Suap. Si tratta di un passaggio ineludibile sia nell’ottica dell’informatizzazione cui stanno tendendo orami tutti gli enti pubblici, ma anche per velocizzare le pratiche ed evitare agli utenti di recarsi negli uffici comunali in modo da snellire le file. Peraltro, in tempi di Covid, in cui bisogna ridurre  al minimo i contatti e gli assembramenti, questa scelta è resa di fatto obbligatoria”.

L’assessore spiega che è in fase di elaborazione il regolamento dello Sportello unico dell’Edilizia (Sue) nel quale verranno delineate anche le nuove modalità di rilascio dei titoli dichiaratori.

L’idea è quella di rendere il formato elettronico obbligatorio per quanto riguarda la Scia (segnalazione certificata inizio attività) e la Cila (comunicazione inizio lavori asseverata) che sono semplici autodichiarazioni degli operatori . Per quanto riguarda invece il rilascio di autorizzazioni da parte del Comune, si manterrà per un primo momento la doppia modalità. Quindi l’utenza potrà avvalersi sia del rilascio dei documenti in forma cartacea ma anche prediligere l’invio in forma elettronica.

Nel corso di questo ultimo scorcio del 2020 l’assessore avvierà una serie di incontri con il personale dipendente per lavorare insieme a queste novità con l’obiettivo di rendere operative le nuove disposizioni già dal primo di febbraio del nuovo anno. “Siamo orgogliosi di queste novità – dichiarano Vannucci e Felicioni – poiché consegneremo alla prossima amministrazione un ente svecchiato e adeguato ai tempi, oltre che aver fornito ai professionisti gli strumenti per velocizzare il loro lavoro già duramente provato dal quadro di sofferenza economica generale acuita dal Covid”.

 

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