Risanamento finanziario e “chiusura” della casa di riposo di Sant’Omero: le decisioni dell’Asp1

Teramo. Piano di risanamento per risolvere la situazione finanziaria, complicata, e trasferimento degli ospiti della casa di riposo di Sant’Omero in un’altra struttura.

 

Sono queste alcune delle tematiche al centro del confronto che il Cda dell’Asp1 ha avviato con i rappresentanti istituzionali della Regione. Lo stato dell’arte è stato snocciolato in una nota diffusa dalla stessa azienda per i servizi alla persona.

“È stato rappresentato il quadro reale che l’organo amministrativo della ASP 1 ha ereditato dalle precedenti gestioni”, si legge nella nota. “Uno stato di fatto disarmante, da cui la Asp1 si potrà sicuramente risollevare solo a seguito di una fattiva collaborazione tra il cda e la Regione Abruzzo, che dovrà necessariamente intervenire per consentire il risanamento dell’ente”.

Nel corso dell’ultimo incontro il presidente Elisabetta Cantore, al pari degli altri due componenti del consiglio di amministrazione (Roberto Canzio e Alberto Covelli), hanno illustrato la situazione al presidente Marco Marsilio, e agli assessori regionali competenti, le possibili soluzioni per poter raggiungere l’obiettivo del pareggio del bilancio dell’anno corrente e il piano di gestione per i prossimi anni.

I componenti del Cda, inoltre, hanno confermato il proprio impegno a disponibilità a svolgere il lavoro in questione a costo zero.

Casa di riposo di Sant’Omero. Le decisioni assunte sono in linea con quanto emerso nelle ultime settimane. La struttura provvisoria messa a disposizione del Comune, dopo l’inagibilità della sede storica di proprietà della Asl, “è priva delle caratteristiche tecniche e strutturali necessarie e non può in alcun modo essere utilizzata come struttura sanitaria finalizzata agli scopi di una casa di riposo dal momento che risultano insussistenti i requisiti minimi per le strutture residenziali”.

L’attuale sede, resa disponibile dal sindaco nel maggio 2019, “quale ricovero temporaneo degli ospiti e che tale situazione di temporaneità si è protratta per un periodo, oggettivamente, ingiustificabile ed ad oggi incompatibile con la situazione epidemiologica.

Pertanto, sono state prese le decisioni del caso, nel massimo rispetto degli ospiti e dei familiari”. Tradotto in soldoni: gli ospiti saranno trasferiti a Nereto, struttura sempre sotto l’egida dell’Asp1.

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