Ricostruzione privata: a Teramo l’80% delle pratiche concluse

Teramo. Sale a oltre l’80% il numero di pratiche di ricostruzione privata giunte a conclusione sul territorio del Comune di Teramo.

 

Al 30 settembre le pratiche lavorate sono 459 su un totale di 573 domande presentate, per un totale di 316 decreti di concessione contributi emessi e complessivi 110 mln euro stanziati sul territorio, pari a 3,7 mln euro in più rispetto al 31 luglio. Di questi, 3,1 mln euro interessano pratiche di ricostruzione relative ai danni gravi. È quanto emerge dai dati dell’ultimo report dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, che evidenzia come sul territorio del Comune di Teramo sia arrivato oltre il 40% dei contributi totali concessi nel cratere abruzzese, pari a 269 mln euro.

Nello specifico, per quanto riguarda i danni lievi, sono arrivate a conclusione 358 pratiche su 431 istanze presentate, per un totale di 249 decreti di concessione contributi emessi e 45 mln euro erogati (su un totale nel cratere di 138 mln euro), mentre per quanto riguarda i danni gravi, su 422 pratiche attese ne sono state presentate 142. Di queste ne sono state lavorate 101, per un totale di 67 decreti emessi e 65 mln euro stanziati sul territorio (su un totale nel cratere di 131 mln).

Anche gli ultimi dati confermano l’accelerazione impressa alla ricostruzione” ha detto il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, “questo nonostante il perdurare delle difficoltà legate al caro materiali e all’aumento dei costi dell’energia,
che incidono sull’operatività dei cantieri. Non posso che ringraziare, per questa accelerazione, sostenuta dai sindaci, il commissario straordinario Giovanni Legnini, l’Usr con il suo direttore Vincenzo Rivera, i tecnici e non ultimi gli uffici
comunali.

È evidente che la ricostruzione è entrata in una nuova fase e per questo, a fronte delle richieste arrivate dagli ingegneri di una proroga della scadenza del 15 ottobre, legata ad alcune criticità, ci faremo portavoce di questa richiesta fermo restando, però, che quello della proroga non può diventare un automatismo. Chiediamo al nuovo Governo che la ricostruzione resti una priorità nell’agenda politico-istituzionale e che si garantisca la continuità di un sistema che sta dando i suo frutti”.

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