Orari delle scuole e dei trasporti: l’incastro non è semplice

Teramo. E’ notizia recente che alcune mamme dell’entroterra Teramano hanno espresso dissenso verso gli orari delle corse TUA che coprono tali tratte, conseguenza di orari di entrata e uscita non uniformi negli istituti superiori della città capoluogo e in
parallelo protestano per l’aumento degli abbonamenti.

 

Come Fit Cisl già da tempo avevamo il sentore che prima o poi si arrivasse alla protesta in merito, anche se per quanto riguarda l’aumento degli abbonamenti a noi non risulta, anzi è stato introdotto a livello nazionale il “Bonus Trasporti” strumento di agevolazione economica.

Ci preme ricordare all’opinione pubblica che gli istituti superiori di Teramo e provincia (Roseto, Atri, Nereto, Giulianova) adottano ognuno un orario diverso dall’altro, non solo, siamo arrivati quasi alla metà di ottobre ma ancora stanno chiedendo all’azienda TUA modifiche di orari di corse perché ad ora non hanno ben definito il loro piano di ingresso e uscita.

Noi ci chiediamo e chiediamo a chi può darci risposte se i dirigenti scolastici hanno la benchè minima idea di come si struttura l’esercizio del Tpl? Sono a conoscenza che TUA ha a disposizione corse, personale (in carenza di organico) e mezzi e limitati?? Sono a conoscenza di quanto tempo occorre per rimodulare tutte le tratte ogni qualvolta viene apportata una modifica di orario?

Invece siamo sicuri che sono ben a conoscenza che ad esempio, nella città di Teramo nell’arco di un’ora e mezza hanno introdotto 6 orari di uscita diversi, che la dislocazione periferica degli istituti (coprire tratta Via Cona fino a Piano d’Accio necessita 25’) e sanno anche che non ci sono più a supporto i bus privati come negli anni pandemici immessi in esercizio per Decreto Nazionale.

La coperta è quindi sempre troppo corta, o si uniformano gli orari di ingresso/uscita, o ci saranno per gioco forza alunni costretti ad attendere un po’ di più il bus.
Ecco che allora occorre fare una riflessione a monte del problema: Nel mese di settembre, quando i dirigenti delle scuole tutte si incontrano e decidono per gli orari, perché non viene interpellata TUA ed anche la parte sociale del settore?
Potrebbero contribuire con proposte ad evitare tutto questo marasma generale e continuo. I sindacati soprattutto, in quanto portatori d’interesse e portavoci di lavoratori (conducenti) che tutti i giorni stanno sulle linee e che conoscono in maniera capillare tutte le eventuali problematiche, apporterebbero contributi notevoli in termini organizzativi.

“E sono proprio i conducenti che a valle del problema vedono stravolto in maniera continua il loro lavoro perché “ostaggi” di decisioni “ad personam” dei dirigenti scolastici dei vari istituti”, commenta Antonio Di Michele, segretario provinciale Fit Cisl.

 

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