“Nella frazione di Casale San Nicola ad Isola del Gran Sasso manca l’acqua”

“A Isola del Gran Sasso i cittadini, della frazione di Casale San Nicola, si sono svegliati senza acqua nei rubinetti. Nel paese di montagna, dove brulicano le sorgenti, la Ruzzo Reti preleva l’acqua dal traforo del Gran Sasso e attraverso una pompa, che non sempre funziona e con un consumo elevato di energia, viene riportata a monte del paese nei serbatoi che normalmente raccoglievano l’acqua a caduta delle sorgenti Tre Fonti e Costa D’Avura”.

A dirlo il consigliere comunale Enzo di Pietro.

“Da due anni queste sorgenti sono state messe allo scarico, una media di portata di diversi litri al secondo di acqua, una vera e propria beffa subita dai cittadini. Proprio così da circa due anni, dal 2021, la società del Ruzzo, con il silenzio assordante dell’amministrazione comunale, ha chiuso le sorgenti per delle opere di messa in sicurezza che, tra lungaggini burocratiche, ad oggi, ancora non vedono la fine, mentre milioni di litri d’acqua se ne vanno allo scarico. Il paradosso poi, ci è dato dalle ultime vicende che hanno visto la chiusura di molti fontanini pubblici nell’intero comprensorio comunale un’aggravante che dimostra la lontananza e l’assenza dell’amministrazione comunale con i bisogni primari dei cittadini, non una sola parola si è alzata a difesa se non scuse per nascondere la verità dei fatti. Questa situazione fa emergere la problematica dell’acqua con tutta la sua forza in un momento in cui da una parte si grida l’allarme alla siccità dall’altra si mettono allo scarico milioni di litri d’acqua per un tempo irragionevole di lavori che dovrebbero avere la priorità”.

E ancora: “I cittadini chiedono con forza a tutte le autorità di intervenire per risolvere una situazione che quest’estate potrebbe esplodere nella sua più grande criticità di razionamento del servizio idrico, soprattutto, al sindaco e all’amministrazione tutta, si chiede un impegno a lavorare per risolvere il problema essendo Isola del Gran Sasso socio della Ruzzo Reti (società in House providing) e riaprire le sorgenti menzionate e tutti i fontanini pubblici presenti nel territorio montano da tempo immemore. Le beghe amministrative le lasciamo ai burocrati che dovranno affrontare anche la responsabilità dell’interruzione di Servizio Pubblico primario ma allo stesso tempo la politica, quella con la P maiuscola, si occupi di risolvere i problemi veri dei cittadini”.

 

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