Corsa campestre: settimo posto per un atleta della scuola di Nereto

Nereto. Dal 29 al 31 marzo, la città di Caorle ha ospitato gli studenti delle scuole secondarie italiane, suddivisi nelle categorie Cadetti/Allievi, per le Finali dei Campionati Nazionali di Atletica leggera, specialità corsa campestre.

 

Uno studente della scuola secondaria di primo grado di Nereto, Khan Sudais, ha partecipato nella categoria cadetti alle Finali Nazionali correndo i 2000 metri in 7 minuti e 2 secondi, aggiudicandosi il settimo posto su oltre cento partecipanti.

Abbiamo chiesto a Khan Sudais di raccontare la sua esperienza a Caorle.

Come ti sei sentito quando stavi per iniziare la gara?
Prima della gara ero emozionato e volevo dare il massimo.
Sei soddisfatto della posizione che hai raggiunto?
R: Sì abbastanza. Sono arrivato settimo però potevo fare meglio. Sono soddisfatto di aver
rappresentato, insieme ad altri miei compagni, la mia regione, l’Abruzzo.
D: Come reputavi i tuoi avversari?
R: Si sono comportati bene ed erano molto corretti ma incutevano un po’ di paura e timore perché
erano molto più alti di me e pensavano di essere più forti e veloci.
D: Sei mai caduto durante la corsa?
R: No, per fortuna. Se cadi perdi troppi secondi, e di conseguenza tante posizioni.
D: Durante la corsa, a cosa pensavi?
R: Pensavo di dare il massimo, soprattutto durante la fine per recuperare posti ma sono stato fermato
da un ragazzo che mi è caduto davanti facendomi perdere dei secondi preziosi.
D: Hai avuto delle difficoltà? Qual è stata la più grande?
R: Soprattutto il terreno perché era scivoloso e riuscire a mantenere la resistenza.
D: Qual è la prima cosa che hai fatto finita la gara?
R: Mi hanno fatto subito tante foto e poi ho bevuto un bicchiere di the caldo. Poi mi hanno premiato
con una medaglia.
D: Qual è il segreto per vincere?
R: Seguire i ragazzi che stanno davanti, essere concentrati e non mollare mai, soprattutto quando
mancano 200-300 metri.
D: Qual è il ricordo più bello che ti porterai da quest’esperienza? A chi dedichi questa vittoria?
R: La prima cosa è che mi sono divertito con i miei compagni di scuola, poi ho conosciuto altri ragazzi
di altre regioni d’Italia. Dedico questa vittoria a Marcello Vicerè, il mio allenatore di atletica.

 

 

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