Bancomat fatti esplodere: condanne pesanti per la banda

Teramo. Condanne pesanti per la banda che faceva assaltava i bancomat con l’esplosivo nella provincia di Teramo e non solo. Otto nelle nove persone finite nell’inchiesta sono state condannate, complessivamente, a 52 anni di carcere.

 

La sentenza è stata emessa ieri dal giudice Sergio Umbriamo, che in pratica ha quasi raddoppiato le richieste della pubblica accusa (28 anni di carcere). La condanna più pesante per Massimo Furio (13 anni) pugliese di Cerignola, considerato la mente della banda. Condannati Pietro e Michele Intenza, padre e figlio, rispettivamente di 42 e 21 anni, originari sempre della Puglia, ma residenti da tempo a Tortoreto e considerati i basisti.

 

L’accusa contestata a tutti è quella di associazione a delinquere finalizzata ai furti, detenzione di materiale esplodente e danneggiamento. Gabriele De Simone è stato condannato a 12 anni, mentre Michele e Pietro Intenza sono stati condannati a sei anni e al pagamento di ventimila euro ciascuno. Stessa condanna per Vincenzo Capone e Giuseppe Pugliese. Tre anni e quattro mesi la condanna per Eugenio Cinquepalmi, mentre Vincenzo Serra è stato condannato a 10 mesi. Assolto Leonardo Ferrara a cui la Procura non contestava l’associazione.

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