Ancarano. “Il giudice per le indagini preliminari di Ancona prima ed il Tribunale del Riesame di Ancona poi, circa un anno fa, avevano dimostrato e scritto circa l’infondatezza dell’accusa rigettando le richieste della Procura.
Per questo, tale prosecuzione, dopo oltre un anno, lascia dubbi e perplessità”. Parole con le quali l’avvocato Mauro Gionni commenta la notizia dell’avviso di chiusura delle indagini che ha raggiunto il titolare Ivan Brandimarte ed alcuni dipendenti della Geta srl, azienda di Ancarano che si occupa della gestione e dello smaltimento dei rifiuti. “La Geta – assicura il legale – dimostrerà la propria innocenza, cosi come lo faranno i suoi dipendenti da accuse infondate e diffamatorie”.
Secondo il pm della Dda di Ancona Paolo Gubinelli la Geta avrebbe goduto di un occhio di riguardo di politici ascolani, ricambiati per tale servizio. “Nessun favore è stato ricevuto dalla politica. – replica Gionni – Le autorizzazioni avute la Geta riguardano diverse amministrazioni pubbliche ed i loro funzionari, oltre agli enti preposti ai controlli, che si sono succeduti in venti anni e di diverso orientamento politico.
Nessuna sponsorizzazione è stata fatta per scopi diversi da quelli di liberalità. – prosegue – La Geta ha sempre sostenuto molte società sportive che fanno fare sport ai giovani, con sponsorizzazioni pubblicitarie. La Geta da quasi 10 anni è certificata ISO 14001, una certificazione di qualità ambientale attribuita e mantenuta solo a seguito di periodici controlli, che vengono fatti, per più giorni, ed anche settimane, ogni anno, da un organo esterno nazionale che verifica con attenzione e precisione il rispetto di ogni parametro normativo del settore”.
Per il penalista ascolano infine “la Geta ha da tempo sottoscritto una polizza di responsabilità civile per danni da inquinamento per circa due milioni di euro. Ebbene, come è ovvio, anche i tecnici della compagnia, dopo quello iniziale al momento della stipula, fanno controlli periodici con estrema precisione poiché è nel loro interesse (quello di non dover poi risarcire) che tutto funzioni per il meglio”.