Alba Adriatica, idrocarburi, 5G ed emergenza climatica: le tre delibere approvate dalla giunta

Alba Adriatica. Tre delibere, che sono altrettanti atti di indirizzo a tutela e a salvaguardia dell’ambiente, in relazione a quelli che sono i dettami costituzionali e del diritto comunitario.

 

Sono tre gli atti amministrativi che la giunta comunale di Alba Adriatica, guidata dal sindaco Antonietta Casciotti, ha licenziato nei giorni scorsi e nello specifico: attività di prospezione, ricerca e coltivazione degli idrocarburi, sperimentazione e installazione della tecnologia 5G ed emergenza climatica.

Idrocarburi. Per quanto concerne il Piano per la transazione energetica sostenibile delle aree idonee il Comune di Alba Adriatica, ha chiesto una convocazione al Ministero dell’Ambiente dello Sviluppo ed il Ministero dell’Ambiente per un confronto sui seguenti punti: stato del procedimento, partecipazione del Comune di Alba Adriatica alla definizione dei criteri di valutazione indicati dalla legge 12/2019, per la redazione del Piano. Con tale Piano verranno individuate le aree ove sarà consentito lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale.

Tale delibera è stata adottata nel convincimento che la condivisione dei criteri di valutazione ed una loro definizione aderente ai diversi contesti territoriali è condizione necessaria per assicurare efficacia e garanzia di non arbitrarietà al PITESAI una volta adottato ed anche alla luce del significato politico dell’esito del Referendum Costituzionale del 4 dicembre 2016 che riaffermava il ruolo degli Enti di prossimità, quali primi e principali interpreti delle istanze delle comunità locali in materia di Governo del territorio.

Tecnologia 5G. In una seconda delibera, invece, l’esecutivo ha stabilito di adottare atti, qualora si rendessero necessari, di vietare a chiunque su iniziativa di parte pubblica e privata, la sperimentazione e installazione del 5G sul territorio di Alba Adriatica in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione europea, prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industri e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo. Sotto questo aspetto, il sindaco Antonietta Casciotti, proprio oggi, ha emesso un’ordinanza che vieta tale pratica.

Dichiarazione di emergenza a tutela del diritto umano al clima. Con tale atto si dichiara l’emergenza climatica per il proprio territorio, in termini di persistente violazione del diritto umano al clima dei propri cittadini, come lesione presente e futura della loro salute e della salubrità del loro ambiente, a causa della volontà incostituzionale del Governo di non impedire nuove opere fossili e climalteranti. Si chiede altresì al Governo di dichiarare con la massima urgenza lo stato di emergenza climatica e, conseguentemente, di riformulare a strettissimo giro tutti i programmi di politica energetica e ad impegnarsi ad agire in tutti i modi, le sedi e le forme consentite dall’art. 118 della Costituzione, affinché la tutela del diritto umano al clima diventi il parametro dell’interesse pubblico primario e prevalente.

Le tre delibere, come sottolinea il sindaco, saranno portate all’attenzione della prossima seduta del consiglio comunale.

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