Alba Adriatica, appalto scuola “irregolare”: con tempi più lunghi a rischio anche il finanziamento

Alba Adriatica. I rischi sono due. Lo slittamento nella conclusione dei lavori di ricostruzione dell’ala della scuola di via Duca d’Aosta. Ma anche quello di veder sfumare un finanziamento da 2milioni di euro, concesso dal Miur, per l’adeguamento sismico anche della porzione di edificio attualmente in uso alla didattica.

 

Ha diverse implicazioni, e non certo di poco conto, la recente sentenza del Tar de L’Aquila che ha in parte riscritto la procedura di gara per l’affidamento dei lavori del secondo lotto della ricostruzione della scuola media “Fermi” di Alba Adriatica. Un pronunciamento che ha sconfessato in toto le risultanze di gara della centrale unica di committenza dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata. Che nella sostanza non poteva, secondo la ricostruzione dei giudici amministrativi, cristallizzare l’attuale epilogo.

Insomma, l’appalto doveva aggiudicarselo la ditta ricorrente, che ora si trova nella posizione di dover subentrare nel cantiere, partito lo scorso mese di settembre. Ma in che modo? E con quali tempi e con quali procedure? Domande che al momento necessitano una richiesta, fermo restando che il raggruppamento di imprese soccombente al Tar (escluse dalla procedura), potrebbe anche impugnare il tutto al Consiglio di Stato e far slittare i tempi di ripresa del cantiere. Va ricordato per tutte le operazioni (demolizione e ricostruzione), il precedente esecutivo ha contratto un mutuo ventennale di 4,5 milioni di euro.

Quali i rischi dello slittamento dei tempi. C’è un cronoprogramma da rispettare per il secondo (quello oggetto dell’impugnativa) e del terzo lotto dei lavori. Quello in corso prevede la realizzazione della nuova ala dove saranno poi dirottati gli alunni quando si dovrà provvedere all’adeguamento sismico della parte di scuola in funzione. Una gestazione dell’opera più lungo pone un problema logistico.

Ma anche il rischio di veder sfumare un finanziamento di 2milioni di euro della Regione (attraverso il Miur), qualora non fosse rispettata la tempistica prevista. Le prossime settimane, sotto questo aspetto, saranno decisive per provare a dirimere la questione. L’amministrazione Casciotti dovrà cercare di fare sintesi, in modo da rimettere in carreggiata un percorso che, al momento, rischia di arenarsi.

 

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