Teramo, riqualificazione teatro romano: incontro con l’architetto Bellomo

Teramo. Il Tavolo Tecnico che si è costituito nell’ambito del Sondaggio Deliberativo indetto da Demos per la riqualificazione dell’area adiacente al Teatro romano, ieri ha tenuto una riunione pubblica in videoconferenza che ha visto la partecipazione, oltre che del presidente dell’associazione Demos Carlo Di Marco, dell’architetto Girolamo Bellomo, progettista dell’intervento di rifunzionalizzazione del Teatro Romano.

“In qualità di coordinatrice del Tavolo Tecnico”, commenta Maria Antonietta Adorante, “mi preme ringraziare pubblicamente, a nome di tutti i componenti del Tavolo, l’arch. Bellomo per la sensibilità dimostrata nell’accettare il nostro invito e nel rendersi disponibile a confrontarsi con tutti noi. L’esigenza di confrontarsi con il progettista dell’intervento sul Teatro è apparsa irrinunciabile a tutti noi componenti del Tavolo proprio sulla base del metodo di lavoro che ci siamo dati e stanno rigorosamente usando nel loro studio. Infatti, la prima fase di lavoro è una fase istruttoria che prevede l’acquisizione delle conoscenze e dei dati tutti indispensabili per avviare ipotesi progettuali sulla riqualificazione dell’area adiacente al Teatro romano. Non si poteva dunque prescindere da un confronto col progettista. L’arch. Bellomo ci ha raccontato il suo “incontro” con la Città, delle analisi e degli studi condotti sul monumento e ci ha illustrato la sua filosofia di progetto e le finalità e gli obiettivi del progetto stesso. Ha discusso con i componenti del Tavolo di ogni questione inerente il Teatro gli venisse posta: si è parlato dei reperti, del ruolo delle preesistenze, della stratificazione urbana, del rapporto tra Teatro e Città”.

La coordinatrice del tavolo tecnico ha presentato a Bellomo “le linee metodologiche su cui si sta muovendo il lavoro del Tavolo ed anche l’assunto di base della nostra filosofia di progetto: la riconnessione della città con la sua memoria e la qualificazione dell’area come Locus urbano, nel senso di sede della memoria collettiva e del divenire urbano. E, quindi, la necessità di costruire un dialogo tra il Teatro, vero elemento egemone non solo dell’area ma di una intera parte di città, e l’area adiacente e poi, attraverso la mediazione di tale area, con tutta la città. Con grande piacere abbiamo constatato l’apprezzamento e la condivisione di queste linee progettuali da parte dell’arch. Bellomo”.

Il tema più discusso durante il video incontro è stato “il senso del sacro, che pervade non solo il Teatro ma tutta l’area e, in definitiva, l’intera città e la consapevolezza di lavorare nel mito: un mito costituitosi negli anni, evidenziato e perpetrato dalle stratificazioni e più che mai vivo oggi, nella città contemporanea, che percepisce il Teatro e i luoghi che lo circondano, ma non solo, come fortemente carismatici e dunque, spesso, intoccabili o comunque tecnicamente e culturalmente avvicinabili con una sorta di timore reverenziale”.

L’esito dell’incontro è stato quindi “assai proficuo e costruttivo: ne siamo usciti, noi componenti del Tavolo, ancora più’ convinti e determinati a portare avanti questa costruzione di un paesaggio culturale, che è in definitiva la sintesi del nostro lavoro”.

 

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