Ospedale Teramo, in arrivo a Oncologia nuovi apparati radioterapici

ospedale_teramoTeramo. Sono iniziati al reparto di Oncologia di Teramo i lavori per una TC dedicata alla simulazione virtuale. Non solo: un nuovo sistema di elaborazioni dei piani di trattamento radioterapici è in una fase avanzata di implementazione.

Sono queste le novità che riguardano il reparto del Mazzini dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla carenza di unità mediche. “In un periodo molto breve, ci auguriamo entro 30 giorni, inizieranno anche i lavori per il secondo acceleratore lineare Varian – si legge in una nota della Asl teramana -. Queste nuove apparecchiature di ultima generazione permettono di effettuare trattamenti altamente conformati, con la possibilità di utilizzare tecniche speciali quali la RT stereotassi e soprattutto la Imrt (radioterapia ad intensità modulata). Sono metodiche notevolmente performanti che consentono un notevole risparmio degli organi a rischio. Tutto ciò – prosegue la Asl – permette di aumentare in modo considerevole l’indice terapeutico del trattamento. Per tale motivo la Imrt è considerata il “gold standard”, in particolare per il trattamento di neoplasie della prostata e del distretto testa-collo ma si può affermare con ragionevole certezza che ogni patologia da irradiare può beneficiare di tale metodica. Attualmente non vi sono centri regionali che dispongono di tale metodica con la necessità per molti pazienti di doversi rivolgere a centri extraregionali con notevoli disagi sul piano logistico ed economico, considerando che generalmente un trattamento RT è della durata anche superiore alle 4-5 settimane. Riteniamo anche opportuno sottolineare come il costo di mobilità passiva addebitato alla Unità Operativa di Radioterapia nel 2011, di circa 334mila euro, sia da ricondurre a questa carenza di strumentazione. Attualmente è in funzione un acceleratore lineare Siemens con orario di lavoro dalle ore 7 alle ore 21 che permette di effettuare circa 40 prestazioni al giorno. La lista di attesa è di circa 45 giorni, certamente inferiore a quella degli altri centri regionali e limitrofi extraregionali (come Ascoli Piceno). Ciò ha determinato, soprattutto negli ultimi mesi, un numero considerevole di pazienti provenienti da altre provincie, in particolare da Pescara e Chieti”.

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