Pineto, approvato il nuovo Piano Agricolo

alberto_dellorlettaPineto. E’ stato approvato dal Comune di Pineto il nuovo Piano Agricolo, con il quale l’amministrazione comunale intende dare nuovo impulso all’economica agricola e turistica della città.

Ne dà notizia un soddisfatto Alberto Dell’Orletta, assessore all’Urbanistica, che spiega nel dettaglio quali sono le principali novità che il piano agricolo apporterà al 70% del comprensorio pinetese.

“L’obiettivo – dichiara in proposito – è quello di valorizzare il turismo diffuso, nella convinzione che è possibile sconfinare dalle aree urbane e affacciarsi a quelle agricole. Perché ciò sia possibile, è nostro dovere cercare di costruire una sorta di identità comune, evitando la realizzazione di anonime strutture in cemento e incrementando quanto più possibile un vero e proprio paesaggio agricolo tipico abruzzese”.

Il riferimento è a una delle norme più importanti previste dal nuovo piano, che impone la scelta di specifici materiali ed elementi geometrici per chiunque voglia realizzare nuove costruzioni agricole. “Si tratta di elementi – continua Dell’Orletta – che devono necessariamente richiamare la tipicità del nostro territorio”. 

Prevista, inoltre, la possibilità di edificare nuove strutture in zone agricole soltanto agli imprenditori agricoli locali, mentre, per imprese già esistenti, in caso di ampliamenti sarà necessario presentare un piano di sviluppo aziendale nel quale sia presente uno studio dell’intera impresa in grado di quantificare il reale fabbisogno di ampliamento.

“In questo modo – conclude l’assessore – si intende scoraggiare la creazione di nuovi edifici e, conseguentemente, stimolare la valorizzazione di quelli già esistenti, classificati a seconda dell’epoca di realizzazione. Sono soddisfatto del fatto che gli stessi operatori di settore abbiano capito l’importanza di questo piano per le loro attività e interessi, tanto che in molti mi hanno più volte sollecitato per accelerarne l’approvazione. Ora siamo a lavoro per ridisegnare lo sviluppo del restante 30% di comprensorio, che è quello relativo alla variante dei territori urbani e che pertanto rientra nel piano strutturale strategico”.

Dopo una serie di riunioni esplorative, sono in atto infatti una serie di riflessioni politiche prima dell’approdo in Consiglio comunale.

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