Teramo, danni alluvione: al via gli interventi sugli alvei dei fiumi

assessore_romandiniTeramo. Partiranno entro il mese di novembre i lavori di ripristino e manutenzione sul fiume Calvano e su Fosso Sabbione mentre, con un progetto di somma urgenza, saranno messi in sicurezza la foce del Calvano e del Cerrano. Costo complessivo: 764 mila euro per i primi, 40 mila euro per la somma urgenza.

Sia il Calvano che il Cerrano, già aree a rischio esondazione, hanno subito ulteriori danni alla foce dall’alluvione di marzo con episodi allagamenti che a Pineto in particolare hanno riguardato anche la zona industriale di Borgo santa Maria, il Quartiere delle nazioni, le zone pianeggianti e Villa Fumosa.

Con l’intervento di somma urgenza, che sarà realizzato nei prossimi giorni, si interverrà alle foci del Calvano e del Cerrano, mentre il progetto di ripristino, sottoposto al nulla osta della Regione Abruzzo, dovrebbe essere approvato entro la fine di ottobre e i lavori dovrebbero iniziare entro novembre.

Sul Calvano sarà realizzata una zona golenale (nel tratto compreso fra Ponte Zappacosta ed il quartiere dei fiori) con dei canali “scolmatori” e dei “gradonamenti”. Sia sul Calvano che a Fosso sabbione si provvederà alla ripulitura degli alvei con la rimozione del materie solido depositato.

“Con la somma urgenza” spiega l’assessore provinciale alla Viabilità, Elicio Romandini “cerchiamo di dare una risposta immediata ai problemi che si verificano alla foce nel territorio di Pineto, mentre con il progetto che andremo ad approvare entro ottobre, rispettando i tempi tecnici del nulla osta regionale, contiamo di porre un argine ai problemi idraulici e alla cause del dissesto idrogelogico che interessano i bacini. In quell’area la provincia ha già portato a termine un primo programma di intervento con un investimento di circa 1 milione di euro e la situazione appare decisamente migliorata rispetto a qualche anno fa. Ma, deve essere chiaro, questi interventi non eliminano completamente il rischio idraulico che contiamo di poter risolvere con i fondi per l’alluvione che attendiamo da marzo dal Governo”.

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