Scuole sicure: la manifestazione a Teramo FOTO VIDEO

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Teramo. Sit-in di protesta questa mattina a Teramo per la sicurezza nelle scuole. Oltre 500 persone, tra genitori e studenti delle superiori, stanno manifestando con cartelli e striscioni per chiedere trasparenza, sicurezza, ma anche nuove strutture scolastiche sicure.

Nel primo giorno di rientro a scuola dopo il terremoto di fine ottobre, dunque, sono stati in diversi i genitori che hanno scelto di non far rientrare i propri figli in quelle strutture che non reputano sicure, alle quali sono stati messi “cerotti” quando invece necessiterebbero di interventi seri e radicali.

“Non è giusto dover arrivare in piazza per avere la verità”, ha detto uno dei ragazzi delle superiori presente alla manifestazione, lamentando la poca chiarezza nello spiegare agli studenti quanto relamente sia accaduto nelle loro scuole, al di là dei lavori fatti in emergenza dopo il sopralluogo dei tecnici della Protezione civile.

Il sindaco Maurizio Brucchi ha incontrato e parlato con i manifestanti, che lo hanno criticato pesantemente, spiegando loro come sia necessario attuare un cambiamento di mentalità da qui al futuro per la nuova programmazione dell’edilizia scolastica. Ma da tanti è emersa la necessità di capire come mai, dopo l’esperienza aquilana del 2009, nulla sia stato fatto per rendere più sicure le scuole.

“Vogliamo i Musp”, è stata la richiesta chiara di tutti, contenstando le parole di Brucchi sul fatto che non si possano avere e ricordando come altri comuni abruzzesi (si veda Sulmona) abbiano avuto il coraggio di realizzarli seppure le loro scuole risultassero agibili.

Il primo cittadino ha ribadito come, in attesa di nuove scuole capaci di ospitare gli oltre 11mila studenti che frequentano le scuole teramane, l’unica cosa da fare è continuare a fare controlli per dare il massimo delle garanzie possibili, ricordando come lo stesso Curcio abbia detto di aver tolto questo termine dal suo vocabolario.

Presenti, anche se defilati, l’assessore comunale all’istruzione Francesca Lucantoni, ombra silente del sindaco Brucchi, e l’assessore alla protezione civile, Franco Fracassa, che, invece, si è confrontato con quanti lo criticavano o gli chiedevano spiegazioni.

I manifestanti hanno, comunque, promesso di continuare la loro iniziativa di protesta, anche attraverso una raccolta di firme, per bypassare, se necessario, le autorità locali.

Intanto per mercoledì prossimo il Comune di Teramo ha organizzato un incontro alle 18 al Parco della Scienza per parlare proprio dell’emergenza terremoto, al quale parteciperanno anche i sismologi Alessandro Amato e Massimiliano Stucchi.

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