Collegamento Castelnuovo-Cellino, due ponti meglio di uno: la lettera del comitato

Torna d’attualità la realizzazione del nuovo ponte sul Vomano, tra Cellino e Castelnuovo al Vomano, che andrà a collegare le due zone industriali.

 

L’opera è in una fase di stallo, con un ricorso al Tar pendente e con una situazione che non si sblocca. Sulla vicenda c’è una presa di posizione da parte del comitato spontaneo “Un ponte per il futuro”, che si batte per la realizzazione dell’opera e che chiede, ora più che mai, di prendere una decisione definitiva sulla questione.

 

La lettera

 

Il comitato spontaneo “Un ponte per il futuro” ritiene che vada messa al più presto la parola fine ad una vicenda sulla quale si è già detto e scritto troppo e ad oggi, purtroppo, si è tutt’altro che vicini alla posa della prima pietra.

I tremila e oltre cittadini che nell’estate del 2014 hanno firmato la petizione consegnata al Presidente della Regione Luciano D’Alfonso e al Presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, prontamente recepita da entrambi, hanno chiesto in modo forte e chiaro che l’opera proposta fosse realizzata al più presto per dare una risposta definitiva alla richiesta di un intero territorio, di sviluppo e sicurezza nei collegamenti.

 

I cittadini, le imprese, le istituzioni locali, ritengono che oggi più che mai si debba uscire dalla logica dello scaricabarile e prendere una decisione definitiva che porti al più presto alla posa della prima pietra.

 

La data del 31-12-2017, termine ultimo per la riconsegna dei lavori da parte dell’impresa che li realizzerà, chiunque essa sia a noi poco importa, si fa sempre più vicina e ad oggi l’iter prevede, oltre all’affidamento lavori, anche la stesura del progetto esecutivo e la richiesta di tutti i pareri amministrativi necessari.

 

Quindi i tempi ormai sono strettissimi e non possiamo ancora aspettare il parere di un Tar che ha ampiamente dimostrato sordità e cecità, depositario di una pubblica amministrazione obsoleta, di un inutile protagonismo dello Stato nell’economia e, anche, di una legislazione cacofonica, debordante e fantasiosa che punta a non farsi capire per non scegliere mai.

Non vogliamo che quest’opera rientri nell’elenco degli oltre 3 miliardi di euro di grandi opere italiane bloccate per colpa di una giustizia amministrativa pletorica, ponziopilatesca e spesso contraddittoria che non decide mai e che continua a rimandare decisioni importanti per i territori e l’economia di un paese.

Ecco allora che si chiede con forza alla politica di riprendere la palla in mano e di avere il coraggio di decidere pensando al futuro.

E’ assolutamente inutile aspettare ancora mesi preziosi per un’ulteriore parere del Tar!

Il Presidente Di Sabatino, i consiglieri provinciali e gli organismi amministrativi della provincia di Teramo devono decidere perché i cittadini e il territorio non possono più aspettare e non possono permettersi di perdere questa grande occasione di sviluppo!

Florideo D’Ignazio (presidente comitato intercomunale “Un ponte per il futuro”

 

 

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