Teramo, inagibili 7 chiese e il campanile di Nepezzano

Ha destato non poca preoccupazione la notizia di ieri dell’ordinanza comunale di chiusura di otto chiese nel territorio teramano che, a seguito dei controlli e delle relazioni presentate dai Vigili del Fuoco dopo il terremoto, ha obbligato il sindaco Maurizio Brucchi a firmare il documento che ne decreta l’inagibilità.

Oltre alle centrali chiese di Sant’Antonio, di Sant’Agostino e della Madonna del Carmine, sono state chiuse Santa Maria di Spiano, San Pietro ad Lacum, Santo Stefano di Rapino e San Lorenzo di Colleminuccio. Per quanto riguarda, invece, la chiesa di San Lorenzo di Nepezzano, l’ordinanza riguarda solo il campanile per cui è stato imposto il divieto del suono delle campane, mentre resta agibile il resto della struttura.

Proprio in questa frazione teramana, infatti, si erano concentrate le polemiche visto che fin dai giorni scorsi, e anche nei prossimi, erano state programmate, oltre alle normali funzioni quotidiane, alcune celebrazioni particolari con una partecipazione di fedeli più massiccia.

Da oggi, dunque, sarà imposto il silenzio delle campane, visto che le onde sonore potrebbero peggiorare una situazione già critica, che era stata riscontrata anche in passato.

E sempre a Nepezzano saranno avviati nei prossimi giorni i controlli per l’edificio che ospita la scuola dell’infanzia, di proprietà della parrocchia, per verificare che abbia tutta la documentazione necessaria che ne attesti la sicurezza sismica.

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