La grande I di Iper abbandona l’Abruzzo: si teme per i lavoratori

La catena della grande distribuzione Iper, presente nel territorio abruzzese con tre ipermercati Città Sant’Angelo, Colonnella e Ortona, ha deciso di lasciare il territorio abruzzese cedendo in affitto di ramo di azienda i punti vendita sopra citati a Conad Adriatico.

 

“Questo è quello che abbiamo scoperto attraverso una comunicazione fatta dalle società all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in data 18 luglio 2018”, spiega in una nota la Federazione Italiana Lavoratori Commercio Alberghi Mense e Servizi. “Per IPER (marchio del gruppo FINIPER) che ha in tutto 25 ipermercati, la gran parte concentrati in Lombardia e nel nord-Italia, si tratta di una operazione più complessa che dimostra la volontà di abbandonare l’ Italia, anche perché contestualmente verranno ceduti i punti vendita della regione Marche.

Si tratta di un duro colpo per i lavoratori (nei tre punti vendita dell’Abruzzo sono circa 600) che si troveranno ad essere ceduti ad un gruppo (CONAD ADRIATICO) che non ha più gestioni dirette sul nostro territorio, ma affida la conduzione dei punti vendita ad imprenditori locali. Peraltro, tutta l’operazione è stata condotta in gran segreto mentre era in atto un confronto a livello nazionale e nello stesso momento in cui all’IPER PESCARA (di Città Sant’Angelo) era in corso una trattativa per la gestione dell’esubero di 32 lavoratori.

Tutta la trattativa, è stata gestita senza che la società IPER MONTEBELLO (di cui l’IPER PESCARA fa parte) informasse le associazioni sindacali delle proprie intenzioni e si è conclusa con l’accettazione, da parte della quasi totalità dei lavoratori, di una riduzione definitiva degli orari di lavoro. Tutto ciò è a dir poco sconcertante: come può il gruppo IPER effettuare una trattativa così importante, come quella dell’IPER PESCARA, con ricadute (dal punto di vista dell’occupazione e del reddito) così pesanti per i lavoratori, e tacere o omettere una notizia così importante? I lavoratori hanno dovuto decidere del loro futuro senza sapere cosa l’Azienda avesse in testa per il loro destino”.

“Dispiaciuti per la divisione delle principali sigle sindacali, abbiamo assistito alla firma di un nuovo contratto di lavoro stipulato per cercare di salvaguardare 33 posti di lavoro, ma tutto questo è avvenuto a caro prezzo per i lavoratori, con una riduzione dell’orario di lavoro e quindi di salario”. A farlo sapere i consiglieri comunali di Sinistra Italiana del comune di Città Sant’Angelo Alice Fabbiani e Pierpaolo Di Brigida, a difesa dei lavoratori dell’Iper del centro commerciale Pescara nord.

“Riteniamo giusto il principio di ‘lavorare meno, lavorare tutti’ ma questo deve avvenire salvaguardando salari e diritti acquisiti.

La cosa che ci colpisce dopo l’accordo tra lavoratori e azienda e l’arrivo di una nuova società di supermercati che sostituirà l’Iper. Essa sarà la Conad. Siamo preoccupati ulteriormente per la salvaguardia dei livelli occupazionali sul nostro territorio e per l’intera regione, visto che la cessione del ramo d’azienda è prevista per tutti i punti vendita abruzzesi.

L’abbattimento di diritti e salario molto probabilmente è semplicemente finalizzato per vendere meglio il ramo d’azienda e non per salvaguardare i posti di lavoro. Tutto questo è molto grave. Chiediamo per questo l’intervento del comune di Città Sant’Angelo nella figura del Sindaco Gabriele Florindi e attraverso il consigliere regionale di Sinistra italiana Leandro Bracco chiederemo l’intervento della regione per seguire da vicino una vicenda che rischia di lasciare a casa molti lavoratori”.

 

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