Loreto: preoccupa il progetto per un impianto a biogas

Loreto Aprutino. Fa discutere il progetto per realizzare a Loreto un impianto per la produzione di biometano, presentato all’amministrazione comunale dalla società Make Energy.

L’impianto per la lavorazione della parte organica dei rifiuti provenienti dalla filiera agroalimentare, potature e vegetazione, mira alla produzione di oltre 4 milioni di metri cubi di metano da immettere nella rete di distribuzione. Se il sindaco Starinieri difende il progetto, che verrà illustrato lunedì in un’assemblea pubblica, l’opposizione annuncia battaglia.

Contraria si dice anche la Confederazione italiana agricoltori, esprimendo “forte preoccupazione per l’ipotesi di realizzazione di un impianto per la produzione di biometano in uno dei territori, quello di Loreto Aprutino, tradizionalmente vocati a una agricoltura di assoluta qualità”.

“La necessità di salvaguardare la produzione di latte e carne di qualità, di fagiolo tondino del Tavo, ortofrutta e altri beni alimentari a grande vocazione identitaria quali olio e vino, unita al mantenimento di un paesaggio agrario che da tali colture è fortemente caratterizzato, ci portano ad assumere una posizione di netta contrarietà rispetto all’ipotesi di realizzazione dell’impianto”, afferma il presidente della Cia Chieti Nicola Sichetti.

Contrario anche il consigliere regionale FdI Guerino Testa: “Non si può non tener conto che il territorio di Loreto sia identificato dallo stesso catasto comunale come un’area agricola di pregio, prerogativa che va protetta e non compromessa – perché in tal caso si rischierebbe di distruggere la sua economia, prevalentemente agricola, così come il turismo – afferma Testa. “Un interrogativo allarmante – continua – riguarda la precisa allocazione dell’impianto , individuata a ridosso del fiume Tavo, dove verosimilmente confluiranno versamenti tossici. Un sindaco è responsabile della salute dei cittadini e se esiste il rischio per la salute pubblica , ritengo che sia doveroso fare un passo indietro ed individuare un’altra area più adeguata, tra quelle tipicamente industriali”. Testa poi ricorda come tale progetto sia “già stato proposto e bocciato in altre luoghi della regione, come a Moscufo, Collecorvino e Rosciano. Territori, anch’essi prettamente agricoli che hanno respinto con forza un progetto folle ed irresponsabile. Spero che l’incontro in programma lunedì sera a Loreto – conclude Testa – tra l’altro voluto dai cittadini e non indetto dal Sindaco, consenta una più attenta valutazione della problematica”.

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