Bussi, “Autovelox invisibile”: accolto il primo ricorso

Bussi sul Tirino. Accolto dal giudice di pace del tribunale di Pescara il primo delle centinaia di ricorsi presentati dagli automobilisti multati dall’autovelox posizionato sulla Statale 153 a Bussi sul Tirino.

Il rilevatore di velocità, installato il 3 giugno 2019, ha rappresentato un vero e proprio incubo per migliaia di automobilisti. A distanza di un anno, lo scorso 12 giugno, è stato discusso nel merito il primo di una lunga serie di ricorsi (più di cento patrocinati dall’avvocato aquilano Carlotta Ludovici), con esito favorevole per il ricorrente.

Il ricorso è stato accolto dal giudice di pace Anna Maria Leombruni, la quale ha depositato, a fine udienza, il dispositivo della sentenza di accoglimento dell’opposizione.

 

“Si resta in attesa delle motivazioni della stessa”, sottolinea l’avvocato, che sottolinea come “con un lavoro minuzioso ed accurato sono stati portati all’attenzione del Giudice di Pace incaricato in primis l’invisibilità oggettiva dell’autovelox, la segnaletica di preavviso non regolamentare ed anche la mancata omologazione del velox in questione, oltre ad altri motivi di ricorso quali l’attività notificatoria illegittima, alcune problematiche inerenti la taratura iniziale del dispositivo, tutti motivi che hanno fatto sì che la giustizia trionfasse”.

Recentemente, infatti, per rendere più visibile l’autovelox sono stati rimossi alcuni alberi nei pressi, “in totale spregio del rispetto per l’ambiente e la natura”, commenta l’avvocato Ludovici, che aggiunge: “Questa sentenza di accoglimento fa da apripista ad altre decisioni che susseguiranno nel tempo e sicuramente rappresenta una importante punto di partenza riguardo il famoso caso dell’autovelox di Bussi sul Tirino, che passerà alla storia con più di 45.000 multe notificate”.

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