Bando per il soccorso, le associazioni del pescarese: “Revocare l’affidamento”

Pescara. “L’avviso pubblico indetto dalla Asl di Pescara per l’affidamento in convenzione del servizio di soccorso in emergenza 118 e senza emergenza, va revocato o quanto meno sospeso per consentire l’apertura di un tavolo di confronto con tutte le Organizzazioni che operano da decenni nel settore e rivedere in maniera congiunta i punti critici del bando”.

A chiederlo in coro, ieri con una conferenza stampa, sono stati i presidenti delle associazioni che hanno sottoscritto e presentato le Osservazioni all’avviso pubblico, ossia la Misericordia di Pescara, la Croce Rossa di Pescara, di Penne, Spoltore e Cepagatti, di Bussi Soccorso, della Misericordia di Scafa e di Alanno, Manoppello Soccorso, il Corpo Protezione Civile Montesilvano Onlus, Asso Onlus e Croce Verde Onlus. Presente alla Conferenza stampa anche Fiorella Cesaroni, Presidente del Tribunale per il Malato.

“A partire – sostengono le associazioni –  dalle tariffe dei rimborsi riconosciuti alle Associazioni, tariffe non solo mai adeguate dal 2010, ma addirittura drasticamente ridotte nel nuovo avviso, mortificando non solo il valore e la rilevanza dell’attività svolta dalle stesse Associazioni, ma anche mettendo in difficoltà le Organizzazioni nel garantire un corretto equilibrio tra costi sostenuti e rimborsi. Inaccettabile anche la scelta di assegnazione del servizio con il metodo dell’estrazione a sorte nel caso di più domande per la stessa postazione, uno strumento che, chiaramente, non consente di riconoscere adeguata priorità alle Associazioni che hanno dato prova di professionalità, operatività effettiva, esperienza e affidabilità”.

La richiesta di stop al bando, che scadrà il prossimo 10 maggio, è già stata inoltrata in un documento ufficiale alla Direzione della Asl”.

LA REPLICA DELLA ASL

Non si è fatta attendere la replica dell’azienda sanitaria locale, che con una nota precisa:La procedura avviata dalla ASL prevede l’affidamento diretto di detti servizi, in via prioritaria e senza la necessità di espletare una gara di appalto, alle Associazioni e Organizzazioni senza scopo di lucro del territorio nel rispetto dei limiti e delle condizioni imposte dalla legge.Tale facoltà di assegnare prioritariamente i servizi agli Organismi ed Associazioni non aventi scopo di lucro può essere esercitata solo a condizione che le tariffe siano dirette al mero rimborso delle spese e dei costi sostenuti.Nell’ipotesi che dette Associazioni si avvalgano di lavoratori dipendenti (e quindi non solo di volontari), il sistema di remunerazione delle prestazioni deve essere esclusivamente finalizzato al rimborso dei costi sostenuti. Non può esserci alcun scopo di lucro.

“Per quanto riguarda l’Abruzzo”, precisa la Asl, “le tariffe di rimborso sono state definite da specifiche norme regionali, in particolare dal decreto n. 04 del 23.02.2011 (c.d. decreto “Baraldi” dal nome dell’allora del sub commissario regionale). Alcune Associazioni hanno effettivamente rappresentato la difficoltà di coprire i costi di gestione con le attuali tariffe regionali; vi sono stati degli incontri in Assessorato alla Sanità ( Dipartimento  di Salute e Welfare ) ed è emersa la disponibilità della Regione ad avviare un tavolo tecnico di verifica ed , eventualmente , adeguare tali tariffe”.

“Per quanto riguarda i criteri di affidamento dei servizi”, conclude la Asl, “nell’eventualità di più Associazioni interessate al medesimo ambito territoriale, il bando ha previsto il criterio più imparziale e trasparente possibile ammesso dalla legge, ovvero quello del sorteggio pubblico”.

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