Pescara, nuove analisi dell’Arta sul porto: risultati top-secret

porto_artaPescara. Nuove analisi in vista del nuovo dragaggio: l’Arta ha eseguito una nuova serie di carotaggi sul fondale del porto. Dal livello di contaminazione dei fanghi dipenderà il costo dello smaltimento, quindi l’entità economica dell’appalto.

Una nuova e intensa campagna di carotaggi e analisi dei sedimenti di tutto il sistema portuale pescarese è stata appena completata dall’agenzia regionale di tutela ambientale, che ne ha rimesso i risultati agli organismi competenti in vista dell’’intervento di dragaggio che il ministero delle Infrastrutture andrà a realizzare attraverso il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche . Lo annuncia proprio l’Arta, spiegando che le analisi sul materiale depositato sui fondali del porto servono ad avere una conoscenza di base delle caratteristiche chimico- fisiche del materiale da dragare, anche perchè il grado di contaminazione o viceversa di pulizia dei sedimenti incide sia sul costo che sulla velocità delle operazioni.

L’impegno in termini di personale e di tempo, profuso in via prioritario dai laboratori e dell’agenzia al lavoro realtivo al porto di Pescara hanno permesso oggi di avere un quadro conoscitivo esaustivo e approfondito delle caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche dei sedimenti del porto. L’Arta, però, non fornisce informazioni sui risultati ottenuti e ne rimanda la pubblicazione ad un report dettagliato delle attività svolte”.

Conseguenza anche del ciclone che lo scorso anno travolte l’Agenzia guidata da Mario Amicone per aver realizzato precedenti all’avvio dei lavori di dragaggio subito bloccati dalla magistratura aquilana che riteneva quel materiale contaminato da Ddt mentre per l’Arta non esisteva alcun allarme.

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