Torre de Passeri, servizio vaccinazioni a rischio: protestano 7 sindaci

Torre de’ Passeri. “No alla chiusura del servizio vaccinazioni nel Distretto Sanitario di Base”: il sindaco Di Giulio scrive alla Asl e all’assessore Silvio Paolucci insieme ad altri 7 sindaci del territorio.

“Il servizio vaccinazione del Distretto Sanitario di Base di Torre de’ Passeri non deve essere soppresso, soprattutto alla luce dei recenti obblighi legislativi in tema di vaccini e relative certificazioni necessarie per la frequenza degli asili e delle scuole”. A sostenerlo il sindaco Piero Di Giulio che, con i colleghi di altri sette Comuni del territorio, è primo firmatario di una lettera in cui si chiede alla Asl di sospendere la Deliberazione dell’11 settembre scorso in cui si stabiliscono nuove Misure organizzative per la gestione e l’erogazione del servizio vaccinale all’interno dell’azienda sanitaria pescarese.

Il piano di riorganizzazione della Asl prevede infatti la sospensione del servizio di vaccinazione in vari DSB della provincia, compreso appunto quello presso il distretto di Torre de’ Passeri. Promettono dunque battaglia i sindaci di Torre, Corvara (Guido Di Persio Marganello ), Pescosansonesco (Nunzio Di Donato), Castiglione a Casauria (Gianluca Chiola), Pietranico (Francesco del Biondo), Cugnoli (Lanfranco Chiola), Bolognano (Silvina Sarra) e Salle (Maurizio Fonzo) per impedire la soppressione della prestazione specifica.

“È importante mantenere attivo il servizio vaccinazione innanzitutto alla luce del numero consistente di utenti che arrivano da dai nostri comuni ed anche da altre parti della vallata del Pescara – sottolineano nella nota spedita al manager della Asl provinciale Armando Ma, al Direttore Sanitario Valterio Fortunato e all’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci – ma anche in considerazione che qualità ed economicità non sono obiettivi raggiungibili con la chiusura dei punti vaccinazione. Quella di Torre de’ Passeri è una struttura perfettamente funzionante, che tra l’altro è ospitata in locali messi a disposizione della Asl gratuitamente da parte del Comune – scrivono ancora i sindaci – è fondamentale garantire il diritto alla salute e non far pesare sui cittadini contribuenti ulteriori disagi, interminabili file e costi di trasporto. I distretti non possono essere snaturati da meri obiettivi di contabilità o razionalizzazione ma vanno potenziati anche servendosi della comunicazione veicolata dai pediatri di base”.

Qualora la deliberazione non fosse sospesa tutti gli utenti del territorio dovrebbero afferire al DSB di Scafa che si troverebbe, in questo modo, a dover fronteggiare le richieste provenienti da ben 22 Comuni.

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