Pescara, la manifestazione a tutela del mare di Confcommercio e il ‘no’ degli ambientalisti

Pescara. “Troviamo contraddittorio battersi contemporaneamente per la tutela delle acque di balneazione e in difesa di uno strumento urbanistico che, nel testo attualmente in discussione, avrebbe effetti negativi per quelle stesse acque”, hanno rilevato gli ambientalisti a proposito della manifestazione ‘Vogliamo il mare pulito’, organizzata da Confcommercio Pescara con le categorie dei balneatori, albergatori e operatori commerciali prevista per il prossimo lunedì 15 gennaio: oggetto della manifestazione, la richiesta alla Regione di garantire il buon funzionamento dei depuratori, con periodici controlli da parte dell’Arta.

La associazioni ambientaliste, in particolare Legambiente, Marevivo e WWF, hanno osservato:

“Inquinamento gravissimo è anche la progressiva occupazione della spiaggia con concessioni sempre più estese, la negazione della vista mare ai cittadini, la insignificante percentuale di spiagge libere (a Pescara appena il 9%) a disposizione di chi non vuole o non può affittare un ombrellone, l’intenzione di ricavare stanze da affittare sull’arenile”, dicono le associazioni, che già hanno avevano espresso la loro contrarietà all’approvazione del piano spiagge durante un incontro con la Commissione Infrastrutture svoltosi in Comune il mese scorso, a cui ha fatto seguito un secondo incontro della Commissione con la categoria dei balneatori.

Perciò, hanno comunicato la loro decisione di non prendere parte alla manifestazione in programma:

“Non sfileremo lunedì 15, pur condividendo la preoccupazione per mare e fiumi sempre più abbandonati a se stessi: ci saremo invece se i balneatori faranno un passo indietro rispetto a un piano demaniale che palesemente danneggia il mare e la collettività dei cittadini; per poter sfilare tutti insieme bisogna sì chiedere alla Regione e ai Comuni di preoccuparsi della tutela ambientale, ma di farlo a livello complessivo, contrastando l’inquinamento in tutte le sue forme, chimico, batteriologico e da occupazione del suolo”.

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