Furti, scippi, truffe online: scacco alla baby-gang di Pescara VIDEO

Sgominata dalla Squadra mobile di Pescara una vera e propria gang di giovanissimi ritenuta responsabile di una serie di furti commessi in danno di esercizi commerciali e di abitazioni, di borseggi, truffe on-line e atti vandalici. (VIDEO)

Complessivamente e’ stata fatta luce, per quanto riguarda i soli reati contro il patrimonio, su undici episodi delittuosi. Questa mattina la polizia ha eseguito un arresto e l’esecuzione della misura dell’obbligo di dimora a carico di due indagati. I provvedimenti sono stati disposti dal gip del Tribunale di Pescara, Antonella Di Carlo, su richiesta del pm Andrea Papalia. Tra gli undici gli indagati c’e’ anche un minorenne. L’operazione e’ il risultato di una articolata attivita’ di indagine svolta dalla Squadra mobile, diretta da Pierfrancesco Muriana, anche con la impiego di intercettazioni telefoniche, in merito ad alcuni episodi criminosi accaduti a Pescara nei mesi scorsi, che hanno visto come protagonisti un gruppo di giovani criminali.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i presunti autori agivano sotto la effetto di sostanze stupefacenti per darsi coraggio e riprendere le loro “imprese” criminali con la uso di smartphones. I filmati sono stati scovati dalla polizia nel corso di una perquisizione. Tra questi ci sarebbe anche un video particolarmente spregevole dove uno degli indagati prima induce il figlio di tre anni a rubare un pacchetto di patatine e poi si complimenta con il bambino per aver portato a termine il suo “primo furto”. Clicca qui per guardare il video dell’episodio.

Le indagini hanno consentito anche di risalire ai canali a cui i malviventi si rivolgevano per ricettare la refurtiva e per rifornirsi di droga. Ulteriori particolari saranno forniti nel corso della conferenza stampa alle 11 presso la sala conferenze della questura di Pescara.

Gli accertamenti della Mobile sono scattati la scorsa estate, dopo una serie di furti a Portanuova. In particolare, gli investigatori sono partiti da un tentativo di furto in abitazione, con i ladri messi in fuga dai proprietari. Dalll’identificazione dei due si è arrivati alla banda, composta da giovani poco esperti nel delinquere, ma scatenati nel commettere molti colpi in serie.

I ragazzi rubavano per procurarsi la droga che veniva assunta anche prima di commettere i colpi, circostanza che li rendeva ancora più pericolosi.

L’unico degli undici indagati finito in carcere é stato Mohamed Chaid, 20enne di origine marocchina. Il ragazzo, già conosciuto alle forze dell’ordine, con due complici, a novembre, aveva portato via un cellulare ad un ragazzo nella zona della stazione. I due ricettatori, padre e figlio (41 anni e 20 anni) sono stati sottoposti all’obbligo di dimora.

Una decina, in tutto, gli episodi criminali ricostruiti. Le indagini proseguono. Fra gli undici indagati ci sono tre marocchini, un cubano e sette italiani.

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