Celano, celebrata la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate (FOTO)

Celano. Venerdì 4 novembre si celebra in tutta Italia la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate.

L’Amministrazione comunale di Celano, nel ricordo del sacrificio degli italiani che nella Prima Guerra Mondiale combatterono per la riunificazione e l’indipendenza della nazione, ha proposto un momento celebrativo per rendere omaggio alle vittime di tutte le guerre.

Il programma della giornata ha avuto inizio con la celebrazione della Santa Messa in onore dei caduti. Al termine della funzione religiosa si è formato il corteo fino a piazza IV novembre, dove è stata deposta la tradizionale corona d’alloro al monumento dei caduti.

A seguire il discorso celebrativo del Sindaco Settimio Santilli che ha dedicato un ampio momento di riflessione al passato della nostra nazione ed un messaggio di solidarietà e di speranza e di rinnovamento per il futuro, soprattutto per le nuove generazioni.

Ne riportiamo alcuni passaggi. Questa ricorrenza, che onora i nostri caduti – ha tra l’altro detto il Sindaco nel suo intervento commemorativo – deve essere motivo di riflessione, perché la storia insegna, la storia ci invita a comprendere ciò che è accaduto, per non ripetere gli errori del passato. Se il momento storico è oggi drammatico, c’è un grande bisogno anche nell’ambito locale di una rinnovata consapevolezza e di una maggiore corresponsabilità.

Questa ultima riflessione – ha sottolineato il Sindaco – è rivolta soprattutto alle giovani generazioni affinché le parole, i significati e i simboli della giornata che stiamo celebrando possano indurli alla ricerca di un coinvolgimento e di un impegno civile, sociale e politico come espressione di una comune fratellanza e di identità collettiva.

Allora questo anniversario deve servire ad allargare la conoscenza e la memoria di eventi che hanno segnato indelebilmente la storia italiana e mondiale e consentire la diffusione di una cultura della pace che non vuole essere solo rifiuto dell’uso delle armi ma adesione personale e collettiva all’idea che occorrono ponti e non muri, che solo un’instancabile, quotidiana e fiduciosa azione finalizzata a superare diffidenze ed ingiustizie può tenere lontana dalle nostre comunità lo spettro dei conflitti.

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