Terremoto, mercatino dei bimbi di Calascio per quelli di Amatrice

Calascio. Era nato come un gioco, una iniziativa per passare un pomeriggio insieme in allegria: il mercatino dei bambini a Calascio, denominato Calashop.

Poco dopo l’Assunta, i giovanissimi del piccolo borgo abruzzese, celebre per la splendida Rocca, avevano programmato per il 27 agosto di ritrovarsi ancora nella piazza per scambiarsi oggettini, giocattoli, libri, bambole … Ma la notizia del sisma che ha sconvolto migliaia di vite nella notte del 24, riportando alla mente anche quello che ha colpito l’Aquila nel 2009, come tutti sanno, ha immediatamente fatto scattare una gara di solidarietà commovente.

Anche i piccoli del posto, a loro modo, hanno voluto immediatamente partecipare, decidendo di allestire ugualmente il mercatino e devolvere ogni ricavo della loro iniziativa ai loro compagni sfortunati di Amatrice e dintorni.

Anzi hanno raddoppiato gli sforzi prendendo dalle loro case anche i loro giocattolini preferiti, le loro collanine, i peluche e quanto potevano per arricchire quella bancarella che inizialmente doveva contenere solo poche cose per gioco.

La spontanea genuinità dell’iniziativa ha portato a raccogliere 600 euro, immediatamente versati sull’IBAN predisposto per l’emergenza dal Comune di Amatrice.

Meglio accendere una candela che maledire il buio; questo il senso del piccolo ma importante gesto da cui emerge il grande cuore di tante persone e quello sempre ancor più grande dei bambini.

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