Caccia al cinghiale: fucilata per sbaglio uccide un cacciatore

Torrebruna. Nel corso di una battuta di caccia al cinghiale ha perso la vita Nicola Costanzo, 58 anni di Guardiabruna, frazione di Torrebruna.

L’incidente è accaduto questa mattina in località Mattioni dove il cacciatore si era recato assieme ad alcuni amici.

 

La dinamica non è ancora stata chiarita ma verosimilmente sarebbe stato colpito dagli stessi cacciatori che erano con lui, dopo essersi spostato, non segnalandolo, dal luogo dove si era appostato.

 

Aggiornamento. L’autopsia sul cadavere di Nicola Costanzo, il cacciatore che ieri mattina e’ stata ucciso da un colpo di fucile nelle campagne di Torrebruna, nell’alto vastese, verra’ eseguita domani nell’obitorio dell’ospedale di Vasto. L’esame autoptico, disposto dal pm titolare delle indagini Giancarlo Ciani del tribunale di Vasto, sara’ effettuato dal medico legale della Asl2 Pietro Falco.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, Costanzo sarebbe stato raggiunto alla testa da un colpo di fucile durante una battuta di caccia al cinghiale alla quale stavano partecipando una decina di cacciatori. Esperto cacciatore, Costanzo aveva 58 anni ed era un operaio di Guardiabruna, frazione di Torrebruna, paese al confine tra Abruzzo e Molise: l’uomo lascia due figli e la moglie. Il cadavere e’ stato rinvenuto in una zona impervia dagli altri cacciatori dopo che ne’ il suo telefono, ne’ la ricetrasmittente abitualmente utilizzata in queste battute di caccia davano segnali di vita. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Celenza sul Trigno, il comandante della compagnia di Vasto, Giancarlo Vitiello e il pm Giancarlo Ciani.

 

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