Una telefonata della Polizia Postale sta mettendo in allarme tantissimi italiani: ma cosa sta succedendo davvero? Ecco cosa bisogna sapere
In estate chiunque di noi vorrebbe soltanto staccare la spina e basta. Rilassarsi e stare sdraiati al sole, o a chi piace stare in montagna, e distogliere l’attenzione da ogni cosa. Certo è però, che inevitabilmente il pensiero resta sempre a quello che abbiamo lasciato a casa, come il nostro lavoro, la nostra routine, i nostri effetti personali. E non si è mai completamente rilassati totalmente, in quanto abbiamo sempre quel sentore che possa accadere qualcosa.
Questo atteggiamento potrebbe essere a tutti gli effetti una patologia, una sorta di ansia da vacanza, che non ci concede di procedere totalmente a briglie sciolte. Forse perché siamo consapevoli che i nostri problemi e responsabilità sono soltanto rimandati. Se poi, improvvisamente, il nostro telefono inizia a squillare in maniera sospetta, e dall’altro lato ci viene comunicato d’essere la Polizia Postale, ecco che caschiamo dalla sedia, dal lettino, o da qualsiasi punto ci troviamo in quel momento.
In particolare, quando stiamo lontano da casa, ricevere una telefonata del genere sicuramente ci può mettere in apprensione. Il motivo è dato principalmente dal fatto che, essendo lontani, non sapremmo cosa fare, che risposte dare, o se effettivamente abbiamo commesso qualche errore per il quale ora siamo perseguiti. Eppure, però, sono in tanti italiani che stanno ricevendo questa telefonata da parte della Polizia Postale, ma di cosa si tratta in sostanza?
La stagione estiva coincide, però, anche con il periodo dell’anno in cui il numero di tentativi di frode e di truffa sono molto più elevati. Approfittando del relax delle persone in vacanza, tantissimi hacker, o soggetti in malafede, provano a far cadere nella trappola tantissime ignare vittime. Ed è il caso, quindi, anche di questa telefonata della sedicente Polizia Postale? Ebbene, quello che è stato scoperto ha davvero dell’incredibile.
Si tratta della nuova frontiera delle truffe, quello che in gergo è chiamato spoofing. In pratica, le vittime, in maniera un po’ random, vengono prima raggiunte da un sms che notificherebbe, tramite falsa identità di istituto di controllo e vigilanza, che il proprio conto personale sarebbe sotto attacco, e ne sarebbe stata violata la privacy. Dopodiché, arriva una telefonata che si finge Polizia Postale, per avvalorare tale tesi e cercare di guadagnare informazioni importanti dell’utente.
Tutto ciò che i truffatori cercano sono i dati personali, i dati sensibili, per poter aver libero accesso ai nostri conti e non solo. Partirà una telefonata Voip. Ovvero voice over IP, che simulerà a tutti gli effetti un ente di controllo. Il numero risulta, tra l’altro, simile o identico a quello di un istituto di Polizia Postale. Un raggiro fatto a regola d’arte, a cui bisogna prestare molta attenzione in quanto sono già tanti gli utenti che purtroppo ci sono cascati, in maniera ormai quasi irreparabile.