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Non dovresti più mandare messaggi vocali su WhatsApp: il motivo è più serio di quello che pensi

I messaggi vocali sono utilizzati praticamente da tutti, per motivi personali ma anche in ambito lavorativo, ma forse non è una buona idea.

WhatsApp ha indubbiamente rivoluzionato il nostro modo di comunicare e poi altre app e software hanno permesso di arricchire le modalità di scambio di informazioni a distanza, sia a livello personale che lavorativo.

messaggi whatsapp perché non mandarli – abruzzocityrumors.it

I massaggi vocali sono una delle numerose novità che via via gli sviluppatori di Meta hanno introdotto, e da quando sono attivi sono anche stra-usati. Secondo alcuni sondaggi, ogni girono in tutto il mondo vengono inviate più di 200 milioni di note vocali, e questo grazie a WhatsApp ma anche Messenger e Instagram.

Come tutte le cose, però, anche la tecnologia può portare con sé dei lati negativi. Sappiamo bene quali sono i “disagi” dell’essere sempre connessi, sempre reperibili, sempre con la privacy “violata“. Il messaggio vocale di per sé, poi, è intrinsecamente “sbagliato”, soprattutto se non lo si usa nel modo corretto.

Perché non dovresti mandare messaggi vocali, e soprattutto capire quando si è di fronte ad un abuso della tecnologia

I messaggi vocali, si sa, non hanno limiti di tempo e dunque potremmo inviarne e riceverne di lunghezza anche di alcune ore. Sebbene utili, magari perché in un momento particolare è bene tenere le mani lontane dal cellulare, le note vocali sono uno strumento “aggressivo”. Il destinatario, infatti, deve fermarsi per ascoltare ciò che il mittente ha da dire. Più lungo è il messaggio e più tempo la persona deve dedicargli.
L’uso dei messaggi vocali deve essere corretto e consapevole – Abruzzocityrumors.it
Molte persone purtroppo usano il vocale anche senza effettiva necessità; gli stessi concetti, infatti, potrebbero essere tranquillamente scritti e il destinatario avrebbe più “libertà” nella loro gestione. L’anteprima di un messaggio svela già di cosa si sta parlando, mentre con un vocale non è possibile. Questo costringe chi lo ha ricevuto ad appartarsi, perché non ha idea di cosa verrà fuori da quella nota vocale.
Inoltre, a differenza della telefonata, chi ascolta la nota vocale non può interagire e deve subire passivamente quello che è a tutti gli effetti un monologo. Gli esperti consigliano di evitare addirittura di ascoltare un vocale che dura più di 4 minuti, e il motivo è facilmente comprensibile: se la persona ha così tante cose da dire, potrebbe telefonare. Altrimenti può benissimo sintetizzare e scrivere un messaggino di testo. Anche perché spesso i vocali sono riflessioni personali “gettate” addosso agli altri, che non hanno certo chiesto di fare da psicologo, nemmeno se si tratta di un’amicizia importante.

Forse a qualcuno è capitato di inviare un vocale e di ricevere come risposta un messaggio scritto. Ebbene, questo significa che l’altra persona non desidera continuare a conversare tramite i vocali, ma si tratta di un fattore che non sempre viene compreso. Ecco che gli esperti consigliano di evitare il più possibile di usare le note vocali, perché comportano più disagi che vantaggi.

Stefania Guerra

Appassionata di lettura e di scrittura creativa, autrice di un racconto e di un romanzo, opero nel copywriting e nel digital marketing dal 2018; collaboro con diversi siti di informazione e per una testata giornalistica.