Con l’arrivo delle feste, anche i viaggi diventano fonte di grande stress: c’è un motivo scientifico alla base di questa “rabbia”
Le festività sono alle porte, gli aeroporti si affollano e l’atmosfera si fa rovente. La scena è sempre la stessa: una lite per un bagaglio fuori misura, un passeggero che perde la pazienza con un assistente di volo, o un battibecco per un sedile reclinato più del dovuto. Ma perché volare sembra tirare fuori il peggio di noi?
Secondo gli esperti, l’aereo si trasforma in una vera e propria pentola a pressione emotiva. Già prima di imbarcarsi, molti passeggeri vivono un mix di ansia e frustrazione. Ritardi, file interminabili e controlli di sicurezza estenuanti si sommano in un cocktail di stress che esplode a bordo, nello spazio ristretto di una cabina gremita. Qui, ogni piccolo dettaglio può diventare motivo di conflitto.
L’ambiente a bordo non fa che peggiorare la situazione. Sedili stretti, spazio personale ridotto al minimo e l’idea di essere “bloccati” per ore alimentano il senso di disagio. Il rumore costante e la fame possono infine far perdere la calma anche ai più pazienti.
E non è tutto. L’aereo è anche un microcosmo di disuguaglianze che non passano inosservate. Passare attraverso la prima classe per raggiungere i posti in economy è un promemoria visivo di una divisione sociale che molti trovano irritante. Sorprendentemente, nemmeno chi vola in prima classe è immune: il senso di privilegio può portare comportamenti poco educati o aggressivi.
Negli ultimi anni, gli episodi di “rabbia aerea” sono aumentati vertiginosamente. Negli Stati Uniti, la Federal Aviation Administration ha registrato nel 2021 quasi 6.000 incidenti, con un incremento del 492% rispetto all’anno precedente.
Anche se oggi i numeri sono in lieve calo, restano comunque superiori a quelli pre-pandemia. Secondo l’International Air Transport Association, nel 2022 si è verificato un episodio ogni 568 voli, contro uno ogni 835 nel 2021.
La maggior parte dei casi riguarda il mancato rispetto delle regole, insulti verbali o abuso di alcol, quest’ultimo spesso elemento scatenante. Basta un drink di troppo per trasformare un passeggero qualunque in un problema per l’intero volo.
Affrontare il problema non è semplice, ma qualche misura è già in atto. Ci sono compagnie che promuovono campagne di sensibilizzazione contro gli abusi, mentre gli equipaggi, ben addestrati, sanno come gestire situazioni a rischio. Anche i passeggeri possono contribuire attivamente. Ad esempio, evitare di eccedere con l’alcol, arrivare in aeroporto con il giusto anticipo e dimostrare cortesia verso gli altri viaggiatori sono accorgimenti semplici ma efficaci per viaggiare in serenità.