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Lifestyle

Genitori preoccupati per i figli online? Abbandonate le paranoie e affidatevi al parental control

Vedere i figli online per diverse ore della giornata è quasi normale, è così come che i genitori siano preoccupati da questo. Il parental control può essere un ottimo metodo per difenderli dai pericoli.

I dispositivi tecnologici, PC, smartphone e tablet, sono ormai diventati parte integrante della nostra quotidianità, al punto tale che sembra impossibile separarsene anche solo per qualche ora. Addirittura c’è chi li tiene accesi anche nel corso della notte pur di non perdere una notifica o un messaggio, anche se questo può influire sulla qualità del sonno di una persona. Inevitabilmente, sono sempre di più i bambini che già in tenera età li sanno utilizzare quasi meglio dei genitori, al punto tale da diventare per loro dei “maestri” su funzioni inaspettate.

I bambini iniziano presto a navigare in rete – Abruzzo.cityrumors.it

È quindi quasi normale vedere i propri figli online quando hanno un po’ di tempo libero, anche per diverse ore della giornata, anche se è ovviamente fondamentale che questo li porti a non trascurare lo studio. Allo stesso tempo, però, questo può portarli a entrare in contatto con alcuni malintenzionati, che finiscono per approfittare della loro ingenuità, in alcuni casi anche fingendo di essere coetanei.

Figli online troppo a lungo? Il “trucco” utile per i genitori

Vedere i propri figli online per diverse ore della giornata può destare preoccupazione in molti genitori. Si teme infatti che si facciano trascinare da quello che vedono e possano per questo trascurare lo studio, cosa importante a ogni età, Questo può portare inoltre a frequentare siti che possono essere pericolosi e da cui sarebbe bene stare lontani.

Se mamma e papà lavorano entrambi può essere difficile riuscire a sorvegliarli, se non impossibile. Fortunatamente non ci si deve affidare alla buona sorte, c’è un “trucco” da sfruttare che può essere davvero provvidenziale. Si tratta del “Parental Control o “Controllo Parentale”, un sistema che è possibile trovare ormai in tutti i dispositivi connessi.

Non è sempre possibile per una mamma controllare i figli mentre navigano online – Abruzzo.cityrumors.it

Questo permette di monitorare, o addirittura bloccare, l’accesso ad alcuni portali da parte dei più piccoli, tra cui immagini e video pornografici e violente, oltre a mettere un limite alle ore trascorse davanti a PC smartphone e tablet. Oltrepassate queste ore, il device si spegnerà automaticamente. Farlo permetterà così di sentirsi più tranquilli, ben sapendo come a volte il gusto del proibito li porti a non rispettare le regole.

Un sistema di grande aiuto

Chi teme di non riuscire a sfruttare il Parental Control per verificare la navigazione dei propri figli online perché ha poca familiarità con la tecnologia (sono pochi, a dire la verità) può stare tranquillo. Il monitoraggio può avvenire anche a distanza, in modo tale che i genitori possano avere la garanzia che il traffico indesiderato venga bloccato.

Tra i più apprezzati da chi ha un dispositivo Android c’è il software Family Link, che permette non solo di visualizzare la cronologia, ma anche di fissare limiti allo screen time e di impedire che si possa accedere a siti ritenuti pericolosi. Per chi ha invece un iPhone ogni device Apple prevede funzioni adatte a questo scopo, da predisporre attraverso il menu “Impostazioni”, per poi selezionare “Panello di Controllo” o “Preferenze di Sistema”.

Da non trascurare anche Norton Family, gestito come si può dedurre dal nome dall’azienda che produce l’antivirus più noto, Norton, e adatto per Windows, Android ed Apple. In alternativa, si può puntare su Kidlogger, che consente però solo di controllare le attività dei ragazzi ma non di bloccarle. Il registro delle attività si limita a 9 giorni, ed è ampliabile con le versioni a pagamento. Particolarmente apprezzato è poi Controllo Genitori Screen Time: la versione gratuita permette di controllare il tempo trascorso sullo smartphone, le ricerche fatte, le app usate e per quanto tempo, mentre quella a pagamento porta a bloccare le app in maniera selettiva, oltre a garantire un report quotidiano (è disponibile una prova per 14 giorni).