Un altro problema assedia l’Italia settentrionale: ecco il pericoloso parassita molto grande che sta creando confusione e paura, come comportarsi.
Si tratta di un parassita capace di seguire la vittima per diversi metri e si sta diffondendo in diverse parti dell’Italia. Ecco come fare per difendersi se si viene attaccati da questa specie: tutti i consigli per non farsi cogliere impreparati.
E’ una delle specie più fastidiose e si sta diffondendo a macchia d’olio, creando problemi a tutti, ma soprattutto a chi vive in determinate regioni d’Italia. Stiamo parlando infatti di un parassita che, a differenza di tutti gli altri, non aspetta la sua vittima ma la rincorre, anche per molti metri. Ecco allora cosa fare si entra in contatto e come difendersi.
Il parassita che rincorre le vittime anche per 10 minuti
Nota a tutti come zecca gigante, proprio a causa delle sue dimensioni insolitamente grandi, è una specie di zecca marginata che in passato era rilevata solo occasionalmente. Si tratta di un artropode parassita che a differenza delle comuni zecche ha un ruolo attivo.
Questo vuol dire che non attende la vittima, ma la insegue e lo fa anche per 10 minuti arrivando a distanze di anche 100 metri. Proprio per queste sue peculiarità si sta diffondendo sull’altopiano Carsico in Friuli Venezia Giulia, diventando una grossa preoccupazione per tutti.
Il motivo di questa insolita diffusione sta nella crisi climatica che stiamo vivendo negli ultimi anni. Secondo i ricercatori del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste infatti, venendo a mancare le gelate invernali prolungate, si è consentito un insediamento più massiccio della Zecca.
Questa conseguenza non è di certo un fattore inaspettato infatti la crisi climatica, e il surriscaldamento globale, portano proprio all’aumento di zecche e zanzare. Generalmente infatti la zecca marginata è diffusa in zone come come il Nord Africa e l’Asia.
La si trova anche in parti del mondo che hanno condizioni climatiche simili come la Turchia. Ma a partire dagli ultimi anni sono stati fatti ritrovamenti importanti anche nel Nord Italia. Questo chiaramente dipende dal fatto che non ci sono più i lunghi inverni e che quindi la specie si diffonde maggiormente.
Probabilmente sono stati gli uccelli migratori a trasferire la zecca nella regione italiana e poi le condizioni climatiche ne hanno portato la diffusione. Queste zecche sono molto più pericolose proprio perché sono dotate di vista e sensori quindi riconoscono la vittima e la attaccano.
Secondo gli esperti quando si cammina in zone a rischio bisogna quindi indossare sempre abiti chiari per individuarle facilmente. Inoltre è meglio indossare i pantaloni, le calze e gli stivali. In caso di morsi invece bisogna staccarle subito. Possono portare alla febbre emorragica virale che è molto pericolosa perché tendenzialmente è asintomatica, ma ci sono casi in cui si è rivelata fatale.