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Chi lascia casa deve ottenere gli interessi sul deposito cauzionale dell’affitto, ma non sempre: ecco i casi

Deposito cauzionale dell’affitto: chi deposita deve ottenere degli interessi alla fine del contratto d’affitto?Cerchiamo di fare chiarezza.

Quando si decide di instaurare un contratto d’affitto, bisogna stare molto attenti alle condizioni imposte dallo stesso e dal locatario. Normalmente, il proprietario dell’immobile potrebbe richiedere un deposito cauzionale in via preliminare per evitare che eventuali danni alla casa non vengano risarciti in futuro.

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Tuttavia, chi lascia, ovvero l’affittuario al termine del contratto ha il diritto di richiedere degli interessi su questo deposito che ha versato preliminarmente. Sempre nel rispetto e nelle norme previste dal contratto, vediamo a quanto ammonta questa percentuale.

Interessi sul deposito cauzionale: a quanto ammontano

Quando si decide di lasciare una casa affittata, è fondamentale conoscere i propri diritti in merito alla restituzione del deposito cauzionale. In generale, il deposito cauzionale rappresenta una somma di denaro versata come garanzia per potenziali danni o mancati pagamenti. Tuttavia, la restituzione degli interessi sul deposito cauzionale dipende da vari fattori.

Quando chiedere gli interessi del deposito cauzionale-Abruzzo.cityrumors.it

Prima di tutto, è importante distinguere tra deposito cauzionale e caparra. Il deposito cauzionale viene utilizzato a copertura dei danni eventualmente causati dall’inquilino. La caparra, invece, viene versata a conferma dell’intento di acquistare un bene e può essere restituita o utilizzata come pagamento finale. Mentre il deposito cauzionale deve essere sempre restituito in caso di adempimento degli obblighi contrattuali, la caparra può essere trattenuta.

Per quanto riguarda il deposito cauzionale nell’affitto, esso rimane nelle mani del locatore fino alla scadenza del contratto. Ha lo scopo principale di coprire eventuali danni all’immobile o di proteggere il locatore da mancati pagamenti. Non rappresenta un anticipo sulle mensilità dell’affitto e non può essere detratto dai canoni da pagare alla scadenza del contratto.

Secondo la legge, il deposito cauzionale non può superare il valore di tre mensilità di affitto, come specificato nel contratto. Tuttavia, le parti possono anche decidere di non prevedere alcun deposito cauzionale oppure di escluderlo espressamente nell’accordo.

La somma del deposito cauzionale produce interessi, che devono essere restituiti all’inquilino al momento della restituzione del deposito cauzionale stesso. Il tasso di interesse viene stabilito annualmente tramite un decreto ministeriale. Negli anni recenti, gli interessi sul deposito cauzionale sono aumentati in linea con l’inflazione.

Ad esempio, nel 2023 il tasso di interesse è del 5%, mentre nel 2016 era dello 0,2%. Questo significa che se la locazione dura molti anni, il locatore potrebbe essere costretto a restituire una somma più alta rispetto al deposito cauzionale originale.

Tuttavia, è importante sottolineare che il locatore ha il diritto di trattenere una parte o l’intero deposito cauzionale in caso l’inquilino abbia causato danni all’immobile o non abbia pagato i canoni di locazione. In tali circostanze, il deposito cauzionale può essere utilizzato per coprire le spese necessarie per la riparazione dei danni o per il pagamento dei canoni scaduti.