Un decreto ministeriale potrebbe mettere a rischio l’utilizzo esclusivo del termine Montepulciano: una decisione che non sembra trovare il gradimento né del mondo vinicolo abruzzese né dell’istituzione regionale, schieratasi immediatamente al fianco degli operatori.
Il Dm Etichettatura riporta infatti, all’articolo 16, la liberalizzazione dell’uso dei vitigni in etichetta senza alcuna eccezione: una introduzione nel nostro ordinamento che potrebbe pertanto potenzialmente nuocere all’origine esclusiva del Montepulciano, con ciò che ne consegue circa le ricadute commerciali – e dunque economiche – per l’Abruzzo.
Proprio per questo motivo accanto al mondo vinicolo abruzzese si è subito posta la Regione Abruzzo, che per voce del suo vicepresidente con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha reso noto che la difesa della denominazione del vitigno è uno strumento per tutelare le specificità della nostra regione in termini di biodiversità e peculiarità delle colture.
“Si tratta di un patrimonio unico, che non siamo disposti a dissipare dopo decenni di impegni, sacrifici e dedizione da parte delle aziende agricole abruzzesi che sul vitigno a bacca nera hanno credito e investito da tempo immemore, generazione dopo generazione” – ha affermato Imprudente.
Cosa accadrà ora al vino Montepulciano?
È ancora il vicepresidente a dichiarare che sebbene siano condivisibili i principi portanti del decreto, l’utilizzo indiscriminato dei nomi dei vitigni nelle etichette dei vini doc rischia di arrecare un danno economico rilevante ai viticoltori abruzzesi.
La Regione si è poi espressa con soddisfazione sull’unità di intenti che è stata mostrata da tutti gli attori del mondo vitivinicolo regionale nel redigere un documento condiviso, che consentirà ora di poter esercitare una maggiore forza sui tavoli di concertazione nazionali.
È evidente come l’obiettivo dei produttori vinicoli abruzzesi sia proprio quello di ottenere il mantenimento del nome Montepulciano per i soli vini provenienti dalle doc dell’Abruzzo. Di contro, per le denominazioni di altre regioni al Masaf sarà richiesto il reinserimento del sinonimo cordisco per indicare il vitigno Montepulciano nel Registro nazionale varietà delle viti.
Ricordiamo che nel territorio regionale il settore vitivinicolo rappresenta il comparto agroalimentare di maggiore importanza, con più di 15 mila aziende che sono interessate direttamente, e con una superficie impiegata che supera i 32 mila ettari.
La produzione di vino si attesa tra i 3,2 e i 3,4 milioni di ettolitri annui, ponendo così l’Abruzzo tra le prime cinque regioni per importanza del settore a livello nazionale.