Lo swing degli Aristogatti approda al Museo della Pace per la Guerra di Canosa Sannita

quintetto maestro renato gattoneCanosa Sannita. Dalla tradizione jazzistica di New Orleans alle sonorità più moderne del bebop e del funk: così gli Aristogattoni (il nome prende ispirazione dal celebre film di Walt Disney “Gli Aristogatti”, giocando ironicamente con il cognome del suo leader che ha avuto l’intuizione di creare un progetto senza precedenti), band del contrabbassista Renato Gattone, si impongono nel panorama musicale internazionale, fondendo diversi stili.

 

Il Quintetto che ha già impressionato positivamente il pubblico romano in famosi jazz club, come l’Alexander Platz, il Circolo degli Artisti di Roma, oltre al pubblico del prestigioso Festival di Morcone (BN), dedicato al grande Massimo Troisi, propone, con successo, i brani dei compositori che hanno segnato la pietra miliare nella storia del jazz: da Cole Porter a Duke Ellington. Gli Aristogattoni accompagneranno il pubblico di Ristoria Quintili a Canosa Sannita (Abruzzo) in un esilarante viaggio nel mondo dello swing al ritmo della musica afroamericana con l’intento di rivisitare il jazz tradizionale in chiave moderna attraverso brani come: Nostalgia in Times Square di Charles Mingus; It Dont Mean a Thing di Duke Ellington e Jumpin Ath The Woodside di Coun Basie.  
Il Quintetto è composto da: Renato Gattone – contrabbasso. Tra le sue molteplici collaborazioni: Enrico Montesano; Katia Ricciarelli; Jason Marsalis; Stochelo Rosenberg; Irio De Paula etc … . Attualmente è impegnato nel nuovo progetto “Django Reinhardt , il Fulmine a Tre Dita” con Hot Club Roma e Giorgio Tirabassi. Gianluca Galvani – cornetta. Tra le sue molteplici collaborazioni: Renzo Arbore; Paolo Belli; Lino Patruno;  Minnie Minoprio;  Fabrizio Bosso;  Giorgio Tirabassi. Gian Piero Lo Piccolo – clarinetto e sax. Tra le sue molteplici collaborazioni: Orchestra Jazz Siciliana; Gunther SchullerK; Bill Russo; Paolo Fresu; Jals Big Band di Gianni Oddi; Big Band di Demo Morselli. Andrea Pagani – pianoforte. Tra le sue molteplici collaborazioni: Roberto Ciotti; Acustimantico; Minnie Minoprio; Massimo Moriconi. Gianluca Perasole – batteria. Tra le sue molteplici collaborazioni: Claudio Baglioni; Renzo Arbore; Peppino di Capri; Lino Patruno; Dan Berret; Ed Polzer.A fare gli onori di casa nella suggestiva cornice di “Ristoria Quintili” a Canosa Sannita (Abruzzo) è Alessandro Quintili Di Ghionno Chef per passione oltre che per professione. Di Ghionno vanta un curriculum d’eccezione che lo ha visto maturare la sua esperienza lavorativa in famose località d’Italia: Costa Smeralda, Porto Cervo, Cogne, Courmayeur, Venezia fino ad arrivare alla sua esperienza internazionale a Miami in Florida. Nel 2006 ha rappresentato la Cucina Tipica del Mare Adriatico in tutto il mondo, su SKY TV, che mandò in onda,  alcune ricette tipiche, realizzate nei più importanti luoghi storici della nostra costa. Tutto ciò con la collaborazione di “Marevivo”, Associazione che tutela e sponsorizza il Mare e la Costa Mediterranea. I suoi piatti sono stati accostati a vini come “Cantina Tollo”, pluripremiata a livello internazionale e “Podere Castorani”, Cantina del concittadino Iarno Trulli, pilota di F1.
Ma come nasce l’idea del connubio tra serate musicali e cibo?  “Da una medesima passione- spiega Alessandro – quella di soddisfare i miei clienti. Trovarsi a proprio agio in un posto come questo che richiama l’antichità con la sua architettura medioevale, non vuol dire solo mangiare bene,  ma ricreare un’atmosfera di intrattenimento conviviale; arriverei a parlare di: musica sana in corpore sano. Ristorarsi con il jazz ne è l’esempio più illustre dal momento che come una pietanza questo genere musicale è caratterizzato dall’improvvisazione, dall’estro fantasioso  che riesce ad incantare il cuore di chi non disdegna di esser preso  anche per la gola”.

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