PRESIDENTE CATRA ORLANDI, “PER IL NERO SECONDI PRODUTTORI IN ITALIA, MA POCHI LO SANNO. URGENTE CONSOLIDARE FILIERA, GIÀ LAVORIAMO A CONSORZIO TUTELA SUL MODELLO DI QUELLO DEL VINO”
L’AQUILA – “La prima Fiera internazionale dei tartufi d’Abruzzo, può rappresentare l’anno zero per imporre finalmente, in Italia e nel mondo, il brand Abruzzo per questa eccellenza, in termini di qualità del prodotto, e anche di quantità, visto che pochi sanno che siamo la seconda regione per la raccolta, in particolare del tartufo nero”.
Lo afferma Gianni Orlandi, presidente del Catra, il Coordinamento delle associazioni tartufai abruzzesi, in vista della prima Fiera internazionale dei tartufi d’Abruzzo, che prenderà il via venerdì 9 dicembre, fino a domenica 11 dicembre, nel parco del Castello a L’Aquila.
L’evento è promosso dalla Regione Abruzzo attraverso l’Azienda regionale attività produttive (Arap), nel suo ruolo di soggetto attuatore, in collaborazione con il Comune dell’Aquila, le Camere di commercio Gran Sasso d’Italia e Chieti Pescara, Arta Abruzzo e con la partecipazione del Catra. Il Coordinamento delle associazioni tartufai abruzzesi riunisce 14 associazioni di raccoglitori di tartufo riconosciute dalla Regione Abruzzo, punta di diamante di un mondo che conta 8mila raccoglitori con tesserino, tra professionisti e hobbisti, e circa 50 imprese di trasformazione.
“Condividiamo con determinazione l’obiettivo di questa manifestazione – prosegue Orlandi -, ovvero quella di valorizzare le imprese e il tessuto imprenditoriale abruzzese. Occorre creare una filiera in loco, non possiamo più permetterci di cedere la materia prima ad altre regioni: il tartufo d’Abruzzo deve conquistare il posto che gli spetta, per qualità e numero di varietà non siamo secondi a nessuno. Ma ad oggi la parola Abruzzo non evoca immediatamente il legame indissolubile con il tartufo, con una unicità e tipicità. Come Catra, e in piena sintonia con il vicepresidente Emanuele Imprudente, ci siamo già mossi in questa direzione, e stiamo lavorando infatti alla costituzione di un consorzio di tutela, sul modello di quello del vino”.
L’appello di Orlandi alla cittadinanza è infine quello di partecipare numerosa alla fiera.
“La tre giorni è stata studiata per consentire una conoscenza a 360 gradi del mondo del tartufo. Nei nostri stand saranno offerte ampie e approfondite spiegazioni sul prodotto, le sue peculiarità e segreti. Ci saranno diversi show cooking con chef blasonati, e ci sarà anche una dimostrazione giornaliera sulla raccolta di questo fungo ipogeo, con tanto di cane e strumenti del mestiere. Altro aspetto importante è che questa fiera cade in un periodo importante di raccolta, per il tartufo nero pregiato, tartufo bianco e tartufo uncinato, che dunque potremo offrire freschi e nella piena potenza in termini di profumo e sapore”