Permessi Legge 104: l’Inps sta respingendo le domande, ma puoi difenderti così

L’INPS sta respingendo le domande per i permessi legge 104: ecco come difenderti, cosa fare ed entro quanto agire.

Sono molti gli italiani che si sono ritrovati nella condizione di veder respinta la richiesta. È importante conoscere cosa dice la legge per poter mettere in atto le strategie difensive più congrue. L’istituto nazionale previdenza sociale non si limita ad erogare pensioni, esplica infatti attività che concernono una pluralità di prestazioni economiche che vengono riconosciute allorché si verifichino delle circostanze impeditive tali da compromettere lo svolgimento del lavoro del dipendente. L’impedimento nello svolgimento delle mansioni professionali comporta l’accredito di una somma di denaro. Oltre dunque alle ipotesi di malattia, maternità, congedo parentale, donazioni sangue ci sono anche i permessi 104, riconosciuti ai disabili gravi e ai loro familiari così come sancito dall’articolo 33 della legge 5 febbraio 1992 numero 104.

Come agire se l'INPS respinge la richiesta permessi 104?
Come procedere in caso di diniego della domanda?-Abruzzo.cityrumors.it

L’INPS si fa carico della retribuzione spettante al lavoratore dipendente per le giornate in cui è costretto a non lavorare per ragioni legate alla propria disabilità ovvero per poter prestare assistenza al familiare disabile. Il diritto ai permessi 104 retribuiti spetta soltanto dunque a quei soggetti che hanno patologie gravi o ai loro familiari. La minorazione singola o plurima deve essere tale da aver ridotto l’autonomia del soggetto per cui si è reso indispensabile un intervento assistenziale permanente continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione. Si pensi al caso di malattia oncologica riconosciuto dallo Stato al soggetto affetto da patologia ed altresì concesso ai familiari del malato.

Richiesta di permesso 104 respinta, come agire?

Per poter ricevere il permesso 104 è necessario che la apposita Commissione medico- legale costituita presso l’ASL accerti la condizione di disabilità grave. Il vaglio della Commissione deve intervenire entro 90 giorni dalla data della richiesta. Se non si pronuncia entro i 45 giorni dalla presentazione della domanda l’accertamento è in via provvisoria effettuato da un medico specialista nella patologia in servizio presso l’ASL territorialmente competente.

Permesso 104 respinto, come agire?
La Commissione deve accertare l’esistenza dalla patologia-Abruzzo.cityrumors.it

L’accertamento provvisorio è valido sino all’emissione del provvedimento definitivo da parte della Commissione. Come accennato anche i familiari del soggetto disabile possono beneficiare di tre giorni mensili, anche continuativi di permesso. Talvolta la richiesta viene respinta, come agire dunque in questi casi?

In caso di diniego dell’ istanza è innanzitutto necessario contattare l’Inps e chiedere spiegazioni relative al rigetto. È possibile comunicare con un operatore tramite l’apposita piattaforma telematica su “inps.it-accedi a myinps”. Effettuato l’accesso con le apposite credenziali spid, ce o cns è necessario andare nella sezione “inps risponde” e cliccare sulla funzione “nuova richiesta” che permette di contattare l’istituto territorialmente competente.

Nel caso in cui la risposta dell’Istituto non appaia convincente, così come riportato nella sezione apposita dedicata ai permessi retribuiti sul sito dell’Inps, avverso i provvedimenti di reiezione delle domande è “possibile fare ricorso al comitato provinciale della struttura territoriale INPS competente rispetto alla residenza del lavoratore”. Il ricorso al comitato provinciale non esclude “la possibilità di adire le vie giudiziarie”.

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