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Economia e Finanza

Pensioni minime a 621 euro: la notizia che rende felici milioni di italiani

Finalmente le pensioni minime aumentano e superano lo scoglio dei 600 euro su cui si erano arenate. I pensionati festeggiano!

Dopo tante promesse, arrivano i fatti e i fatti parlano chiaro: le pensioni minime aumenteranno e supereranno finalmente i 600 euro. Certo, siamo ancora molto distanti dai famosi 1000 euro di cui parlava il compianto ex leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ma è comunque un grande passo avanti.

Le pensioni minime finalmente aumentano/Abruzzo.cityrumors.it

In Italia i pensionati che vivono con il trattamento minimo dell’Inps sono la maggioranza. Spesso, beneficiano anche di altri trattamenti previdenziali però come la pensione di reversibilità o l’indennità di accompagnamento grazie a cui arrivano a fine mese un po’ più agevolmente.

Nonostante ciò, visti gli attuali rialzi dei pressi che hanno colpito anche generi alimentari e medicinali, per i pensionati vivere serenamente è diventato sempre più difficile. La notizia dell’aumento degli assegni dell’Inps a partire dal prossimo anno, dunque, sta facendo gioire molte persone.

Pensioni minime: finalmente arrivano gli aumenti

Si temeva che le pensioni minime sarebbero rimaste ferme a 600 euro circa anche il prossimo anno. La situazione delle casse statali, infatti, non lasciava presagire nulla di positivo e, soprattutto, una legge di Bilancio fatta con appena 20 miliardi di euro non lasciava sperare in aumenti delle pensioni. Invece, a sorpresa, da gennaio gli assegni minimi dell’Inps cresceranno d’importo.

Pensioni minime a 621 euro/Abruzzo.cityrumors.it

Ogni anno le pensioni – tutte e non soltanto le minime – vengono rivalutate per essere adeguate al tasso dell’inflazione. Nel 2024 la rivalutazione è stata pari al 5,4% mentre nel 2023 aveva raggiunto addirittura l’8,1%. A queste rivalutazioni se ne sono aggiunte altre appositamente dedicate alle pensioni minime.

Gli assegni minimi, infatti, nel 2023 sono stati rivalutati del 6% circa e del 2,7% nel 2024. Questo ha portato il trattamento minimo dell’Inps a raggiungere quota 614 euro al mese. Il Governo di Giorgia Meloni, pur avendo davvero poche risorse economiche a disposizione per la prossima manovra di Bilancio, ha deciso di proseguire su questa direzione.

Anche nel 2025, pertanto, le pensioni minime verranno rivalutate anche se in percentuale inferiore rispetto agli anni scorsi: si parla di una rivalutazione di circa l’1% che potrebbe aggiungersi alla rivalutazione dell’1,6% che verrà applicata alle altre pensioni e che porterà gli assegni a 621 euro al mese.

Una bella notizia per tutti quei pensionati che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese nonostante i vari bonus e aiuti messi in campo dal Governo per dare loro un po’ di respiro. E alle altre pensioni che cosa succederà invece? Si ipotizza una rivalutazione dell’1,6% ma solo per gli assegni fino a 4 volte il trattamento minimo dell’Inps: per gli assegni più ricchi la rivalutazione sarà inferiore.

Per quanto riguarda, invece, le misure di pensione anticipata pende ancora un grosso punto interrogativo: Quota 103, Opzione donna e Ape sociale potrebbero essere tutte riconfermate ma con qualche modifica dei requisiti di accesso.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.