Pensioni di novembre: ritardi e aumenti epocali! Scopri cosa aspettarti

Pensioni di novembre quali sono le novità da considerare per il prossimo mese. Vediamo cosa aspetta i titolari di trattamenti.

Il tema delle pensioni resta scottante e di grande attualità con prospettive sempre meno allentanti per chi andrà in pensioni nei prossimi anni. Si parla di rinvio dell’età pensionabile oltre i 70 anni e di assegni sempre più ridotti. Si tratta insomma di previsioni pessimistiche, ma ancora distanti.

pensioni novembre tra attesa e incrementi
Pensioni, le novità di novembre – abruzzo.cityrumors.it

Al momento per i titolari di prestazioni in corso si sono arrivati gli assegni relativi al mese di ottobre con le solite modalità cioè mediante domiciliazione bancaria e riscossione in contanti presso gli uffici postali. Gli accrediti dei trattamenti pensionistici, non esclusi quelli previdenziali del genere assegno sociale, avvengono infatti sempre nei primi giorni del mese. Quindi archiviato il mese di ottobre, ci può già dare un’occhiata alla situazione di novembre.

Novembre, che cosa attende i pensionati

Il prossimo mese si preannuncia particolare con ritardi nei pagamenti per alcuni titolari di prestazione e aumenti per altri, non per tutti purtroppo. Ma vediamo nel dettaglio i fatti salienti del prossimo mese previdenziale.

pensione novembre congualio e primo giorno bancabile
Pensione di ovembre, alcuni dovranno aspettare – abruzzo.cityrumors.it

Cominciamo con la questione dei ritardi. Come noto i trattamenti pensionistici sono accreditati il primo giorno bancabile del mese. Bancabili sono quei giorni in cui istituti bancari e poste effettuano le operazioni, compresi i trasferimenti di denaro. Inoltre, bisogna ricordare che i pensionati ricevono il loro assegno in contanti alle Poste (o sul loro conto corrente postale) oppure in accredito sul conto corrente bancario.

Per tutti comunque venerdì primo novembre sarà un giorno festivo. Dal 2 novembre, sabato, sarà possibile ritirare l’assegno della pensione alle Poste, rispettando l’ordine alfabetico. Invece chi riceve l’assegno in banca dovrà attendere fino a lunedì 4, primo giorno bancabile del mese di novembre. Un ritardo che on capita tutti i mesi, ma da considerare a novembre per una questione di calendario. Un’occhiata al fronte aumenti.

Il prossimo mese è confermato l’incremento del 5,4% dovuto alla rivalutazione annuale relativa al 2023. Ricordiamo che l’aumento dovuto alla perequazione è incassato in misura piena solo per i redditi fino a 4 volte il trattamento minimo e cala percentualmente per i redditi più alti. Ma c’è un’altra notizia da sottolineare. In alcuni casi sono previsti i conguagli della dichiarazione dei redditi (se l’imposta versata è superiore a quella dovuta, la differenza è restituita dall’INPS al contribuente pensionato).

Ad attendere il conguaglio sono i pensionati che hanno presentato il modello 730 dopo la seconda metà di agosto. Per gli altri il conguaglio è già arrivato. Altro aumento confermato è quello derivante dalla rimodulazione degli scaglioni IRPEF. Infatti per i redditi compresi tra 15.001 e 28mila euro l’imposta è passata dal 25 al 23%, con un’incidenza minore dell’IRPEF sulla somma versata e di conseguenza con un aumento tra 12 e 20 euro per alcuni pensionati.

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