La Regione Abruzzo ha attivato un nuovo Bando per permettere ad un settore in crisi di rialzarsi potendo contare su un importante contributo.
Sono anni che l’Italia sta tentando la ripresa. Gli aiuti arrivano dalle stesse Regioni che cercano di risollevare i settori maggiormente in crisi erogando contributi. Vediamo quale Bando è stato attivato in Abruzzo e a sostegno di chi.
L’imprenditorialità in Italia ha bisogno di sostegno soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud. Non è facile avere il capitale per avviare l’azienda dei sogni e soprattutto è difficile riuscire ad avere i guadagni che permettano di continuare a far crescere il proprio sogno. Gli imprevisti lungo la strada possono essere numerosi e di varia natura. Burocratici ed economici in primis ma anche etici.
Ci sono tante dinamiche di cui tener conto e direttive da seguire pedissequamente soprattutto con riferimento alle nuove regole riguardanti la transizione green. Un buon piano non può prescindere dalle esigenze ambientali sottolineate più volte dall’UE o gli stakeholder non saranno mai attratti dal progetto. Insomma, serve un piano iniziale a 360° che supporti la richiesta di un contributo che possa tramutare il sogno in realtà.
La Regione Abruzzo ha pubblicato il Bando Impegni per l’apicoltura al fine di promuovere pratiche sostenibili di apicoltura e la conservazione degli habitat naturali degli insetti impollinatori. Beneficiari dei contributi, dunque, sono gli apicoltori abruzzesi che abbracceranno un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. L’intervento ha una dotazione finanziaria di 613.250 mila euro e prevede l’erogazione di contributi forfettari annuali nella misura di 1.450 euro per gli apiari con numero di alveari compreso tra 50 e 60 e di 1.850 euro per apiari con 60/80 alveari.
Come criterio di selezione citiamo la collocazione degli apiari oltre gli 800 metri di altitudine nonché l’allevamento apistico certificato secondo il metodo biologico. Nessun contributo per chi ha mano di 50 alveari per apiario. La partecipazione al bando si rivolge agli apicoltori che soddisfano i requisiti e agli enti pubblici gestori di aziende apistiche con alveari presenti nelle zone ammesse al contributo a condizione che siano in regola con l’Anagrafe apistica nazionale.
I contributi saranno concessi per cinque anni, periodo di tempo in cui le condizioni di ammissione dovranno continuare ad essere soddisfatte. Per gli alveari nomadi si considera una permanenza minima di 60 giorni nei periodi prestabiliti. Presto si conosceranno i risultati del bando con i nomi degli apicoltori che riceveranno il contributo avendo inviato domanda nei tempi corretti.