Hai avuto problemi con il tuo gestore dell’energia? Ecco come puoi richiedere un rimborso. La procedura è molto semplice.
I consumatori italiani finalmente potranno sentirsi tutelati dopo l’ultima multa in arrivo per tutti i gestori dell’energia. Infatti adesso saranno costretti a rimborsare gli utenti. Oggi vedremo come sarà possibile richiedere il rimborso: l’iter da seguire.
Dopo le multe inflitte dall’Antitrust a sei gestori di energia per oltre 15 milioni di euro, molti si chiedono se sarà possibile ottenere rimborsi dagli operatori. Enel, Eni, Acea, Iberdrola, Dolomiti ed Edison sono stati sanzionati per aver aumentato unilateralmente le tariffe di luce o gas durante il periodo in cui era vietato dal decreto Aiuti-bis.
Prima di andare a vedere se ogni cittadino avrà la possibilità di ottenere il rimborso, bisogna ricordare sempre che l’Antitrust non ha il potere di ordinare direttamente i rimborsi, ma può facilitarli nel caso in cui un’azienda si impegni volontariamente a restituire il denaro ai clienti. In questo caso, l’Agcom chiude il procedimento senza infliggere multe. Tuttavia tale impegno non è stato preso dalle società di energia multate. Andiamo quindi a scoprire come sarà possibile richiedere il rimborso e tutti i dettagli riguardanti la multa ai gestori.
Richiedere un rimborso ai gestori di energia elettrica incriminati è possibile e per farlo bisognerà seguire alcuni passi. Infatti inizialmente il consiglio è quello di presentare un reclamo al gestore energetico che ha deciso di modificare il contratto. Nel caso in cui non verrà pervenuta risposta o non c’è stata risoluzione entro 40 giorni si potrà procedere con la conciliazione presso Arera, vale a dire l’Autorità di regolazione per energia reti ed ambiente.
La conciliazione è una procedura extra-giudiziale gratuita in cui un conciliatore cerca di mediare tra le parti per raggiungere una soluzione. Gli incontri avvengono online con il consumatore che avrà la possibilità di farsi rappresentare da un’associazione di consumatori. Il periodo dalla presentazione della domanda alla conclusione della procedura non può superare i 90 giorni, questa scadenza potrà essere prorogata di altri 30 giorni.
È importante notare che non tutte le società di energia hanno la stessa condotta. Ad esempio, Edison aveva già ristorato i clienti colpiti dal rincaro, ricevendo quindi una multa minima di cinquemila euro. Nonostante tutti i problemi questa procedura può essere un modo efficace per i consumatori di difendere i propri diritti ed ottenere eventuali rimborsi in seguito alle pratiche commerciali scorrette da parte degli operatori energetici.