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Economia e Finanza

La pensione di reversibilità può andare ai nipoti: casi e importo spettante

Non tutti lo sanno, ma ci sono dei casi specifici in cui la pensione di reversibilità viene lasciata direttamente ai nipoti, ecco quando.

Ottenere la pensione di reversibilità può essere importante per molti, in modo particolare per chi vive una situazione difficile sul piano economico e potrebbe avere quindi bisogno di ricevere una cifra aggiuntiva. Questa non spetta però a tutti, ma è necessario che si verifichino delle condizioni ben precise se non si vuole andare incontro a problemi sul piano legale. In genere questa va ai superstiti di un pensionato o di un lavoratore deceduto, si tende quindi a pensare che il primo ad averne diritto possa essere il coniuge, se è ancora in vita.

Ricevere la pensione di reversibilità può essere provvidenziale – Abruzzo.cityrumors.it

A erogarla è l’INPS, che cerca in questo modo di ridurre le difficoltà, almeno a livello economico, che possono esserci quando si è subita una perdita importante. Qualora non ci fosse alcun coniuge, è normale pensare che a riceverla possano essere i figli (in parti uguali se sono più di uno), ma non è detto che sia sempre così. In alcuni, casi, infatti, questa può passare addirittura ai nipoti, ma devono verificarsi condizioni ben pecise.

Pensione di reversibilità ai nipoti: ecco quando può accadere

L’idea che siano i nipoti a ricevere la pensione di reversibilità di un nonno/a può sembrare strana, soprattutto perché a livello teorico i primi a cui questa spetta sono i loro genitori. A regolare la situazione è l’art. 38 DPR n. 818/1957, secondo cui a godere di tale pensione fossero soltanto il coniuge e, in assenza di coniuge, il figlio superstite, E’ sempre però stato indispensabile che il percettore fosse del tutto a carico del defunto e non indipendente sul piano economico.

Una sentenza della Corte Costituzionale ha chiarito i dubbi – Abruzzo.cityrumrs.it

Un principio come questo non poteva che essere determinante, altrimenti tutti avrebbero potuto manifestare l’interesse pur avendo un reddito proprio. La situazione è però recentemente cambiata ed è diventata di più ampio respiro grazie alla Sentenza della Corte Costituzionale n. 180/2022. Conoscerla è importante, così si può sapere come potersi comportare in caso di perdita di una persona cara.

I giudici hanno esteso questo diritto anche ai nipoti, sempre con lo stesso requisito in essere, ovvero che siano a totale carico del defunto e non autosufficienti sul piano economico.

Ora viene garantito l’accesso alla pensione di reversibilità ai nipoti che sono a carico dei nonni, qualora i genitori non siano in grado di provvedere al loro sostentamento. In questo caso ai ragazzi, anche maggiorenni, andrà quota prevista per i figli superstiti, ovvero il 70% dell’assegno. Il beneficio si estende anche ai minori di anni 21, se studenti e ai minori degli anni 26 se studenti universitari. L’ente di previdenza ha scelto di fare un’uteriore precisazione a riguardo, così da ridurre le controversie: la pensione di reversibilità va anche ai nipoti maggiorenni, a condizione che siano a carico del pensionato defunto e inabili al lavoro.