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Economia e Finanza

Il passaggio della residenza per non pagare l’IMU allerta i Comuni: i controlli per verificare l’esenzione dell’imposta

All’avvicinarsi della data di saldo dell’IMU emergono circostanze d’incertezza riguardo alla verifica dell’obbligo del versamento: scopriamo perché.

Il prossimo 18 Dicembre segna la data per il versamento della seconda rata annuale dell’Imposta Municipale Unica, meglio nota come IMU. E all’approcciarsi della scadenza per il saldo, diversi Comuni italiani si sono ritrovati in difficoltà a causa dell’emersione di alcune situazioni per le quali non risulta chiaro se l’obbligo di versamento effettivamente sussista. 

La scadenza per il pagamento della seconda rata dell’IMU è stata fissata al 18 Dicembre – Abruzzo.cityrumors.it

In particolare, le difficoltà più significative sono state ingenerate da immobili divenuti da seconda casa a prima abitazione di residenza principale nel corso dell’anno, e dunque dall’essere soggette all’imposizione proprio perché configuranti come immobili secondari all’esserne esenti. O, in alternativa all’esenzione, ad aver diritto a specifiche agevolazioni che comportano il diritto ad un ricalcolo al ribasso dell’imposta.

Per risolvere il dilemma, occorre fare riferimento ad un dettaglio specifico: ovvero quello temporale. Come esplicitato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso la circolare ufficiale numero 1 D/F pubblicata il 18 Marzo 2020, l’imposta va calcolata sulla base di anni solari in proporzione alla quota ed ai mesi dell’anno durante i quali si è protratto il possesso. Inoltre il mese viene computato (oppure no) in base al giorno in cui è subentrato il possesso. Cosa significa? Ebbene, proviamo a capirlo meglio.

Come calcolare l’imposta se è avvenuto il passaggio da casa secondaria a casa principale

A leggerlo tecnicamente, può apparire sulle prime un tabellario astronomico di non semplice comprensione. Tuttavia, proviamo a comprenderne sia il principio teorico sia l’applicazione pratica, citando infine un esempio concreto. Per effettuare il calcolo, essendo questo da compiersi su base temporale solare dobbiamo innanzitutto valutare la composizione dei mesi: uno, Febbraio, consta di 28 giorni (che diventano 29 negli anni bisestili); altri di 30 ed altri di 31.

La materia è disciplinata dalla circolare ufficiale numero 1 D/F pubblicata il 18 Marzo 2020 dal MEF – Abruzzo.cityrumors.it

Dunque nei primi due casi, ovvero in quello del mese di Febbraio (sia esso regolare o bisestile), se il possesso dell’immobile è avvenuto entro il giorno 15, ecco che il mese risulta in capo all’acquirente; nel terzo e nel quarto caso, invece, il mese risulta in capo all’acquirente se il possesso inizia non oltre il giorno 16. 

Ora: passiamo dalla teoria alla pratica. Poniamo che un immobile sia divenuto abitazione principale in data 21 Ottobre, passando dall’essere precedentemente seconda casa. Il saldo, quindi, ovvero la seconda rata dell’IMU, dovrà essere pagato solo per i mesi di Luglio, Agosto, Settembre ed Ottobre compreso, ma non Novembre e Dicembre, proprio perché divenuto prima casa dopo la metà di Ottobre. Unica eccezione: se si tratta di un immobile di lusso. In questo caso, i Comuni applicheranno una detrazione di 200 Euro con aliquota agevolata. Per maggiori delucidazioni, è consigliabile contattare il proprio Comune di residenza.