Il cambio dell’energia al mercato libero è un forte segnale che conduce alla liberalizzazione dei mercati. Cosa accadrà dal 10 gennaio 20204?
La fine del mercato tutelato dell’energia e il passaggio a quello libero, dopo moltissime proroghe, ha finalmente una scadenza ben precisa: il 10 gennaio 2024. In quella data cesserà il mercato tutelato per tutti i clienti domestici, vale a dire quello in cui le condizioni economiche e contrattuali sono definite dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente.
Ma cosa succede a chi, entro quella scadenza, non sarà migrato sul mercato libero, cioè quello in cui le condizioni sono fissate dagli operatori? Ecco alcune cose da sapere per evitare spiacevoli sorprese. Alcuni si domandano se sia obbligatorio passare immediatamente al mercato libero. O ancora se la fornitura sarà interrotta in caso di mancata scelta. Andiamo a rispondere a questi ed altri quesiti.
Non c’è alcun obbligo di passare da subito verso il mercato libero, ma è bene prepararsi a una scelta consapevole e sapere cosa succederà se si arriverà a gennaio del prossimo anno senza aver migrato. Entro quella data, in caso di mancata scelta, verrà assegnato il servizio a tutele graduali ai clienti domestici che in quel momento non avessero ancora scelto un fornitore del mercato libero, garantendo la continuità della fornitura.
L’Arera sta lavorando a definire i meccanismi della transizione. L’Arera infatti ha approvato a inizio agosto una delibera in base alla quale si stabilisce che per la selezione degli operatori chiamati a fornire il servizio tutele graduali ai clienti non vulnerabili, si terranno delle aste con un sistema a turno unico, a busta chiusa, simultaneo per tutte le aree.
Il prezzo applicato ai clienti sarà unico in tutto il Paese, con un sistema di perequazione per i venditori e verranno applicate condizioni contrattuali simili a quelle delle offerte Placet. In questo tipo di offerte, le condizioni economiche sono liberamente decise dal venditore e rinnovate ogni 12 mesi, la struttura di prezzo è stabilita dall’Autorità e inderogabile come le condizioni contrattuali. Il venditore che fornisce il cliente nell’ambito della maggior tutela dovrà allegare ad almeno due bollette (tra settembre 2023 e marzo 2024) una specifica informativa, distinguendo tra clienti vulnerabili e clienti non vulnerabili.
Il percorso tratteggiato da governo e Arera stabilisce che, almeno a partire dai sei mesi antecedenti la scadenza del periodo, l’esercente selezionato tramite asta dovrà informare il cliente del diritto di scegliere un altro fornitore nel libero mercato o una qualsiasi offerta di mercato libero del medesimo esercente. Il consumatore ha comunque tutti gli strumenti per operare un passaggio informato al mercato libero. Strumenti, vale la pena di ricordarlo, messi a disposizione dall’Arera, a cominciare dal portale offerte (www.ilportaleofferte.it), previsto dalla legge sulla concorrenza.
l portale è l’unico comparatore pubblico che consente a clienti domestici, famiglie e piccole imprese di confrontare e scegliere in modo immediato, chiaro e gratuito le offerte di elettricità e gas. Per quanto riguarda coloro che versano in condizioni economicamente svantaggiate o in gravi condizioni di salute tale da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medicali salvavita, o ancora gli over 75, rimarrà invece transitoriamente rifornita nell’ambito dell’attuale servizio di maggior tutela. Sarà poi l’Arera a precisare via via i termini del passaggio al mercato libero anche per questo segmento.