Con la manovra ci sono diverse novità economiche e una riguarda anche le detrazioni fiscali. Ecco cosa succederà il prossimo anno
La legge di Bilancio si avvicina ad entrare in vigore. Dopo il via libera della Camera, nei giorni scorsi il dibattito è iniziato al Senato. Il sì di Palazzo Madama è atteso subito dopo Natale. Tempi che inizialmente dovevano essere più brevi, ma alla fine ci sono stati dei contrattempi che non hanno permesso al governo di approvare il testo prima del 24.
La manovra ha diverse novità economiche e una di queste riguarda la detrazione fiscali. Sono previsti diversi cambiamenti e modifiche per quanto riguarda gli italiani. Andiamo a vedere nei dettagli tutte cose nuove riguardanti un tema sicuramente molto delicato per le famiglie e il nostro Paese.
Cosa cambia per quanto riguarda le detrazioni fiscali? Il governo ha deciso di introdurre dei cambiamenti importanti come per esempio le riduzioni degli sconti per le ristrutturazioni edilizie oppure una stretta sulle detrazioni per quanto riguarda le famiglie. Misure che la maggioranza ha definito necessarie per mettere delle regole molto chiare su un tema molto delicato come quello economico.
Entrando nei dettagli, si è deciso di introdurre un tetto alle detrazioni fiscali per i contribuenti con redditi superiori a 75mila euro. Una stretta che riguarderà principalmente 312mila italiane e nei piani del governo c’è un risparmio di circa un miliardo di euro, ma molto dipenderà anche dal numero dei figli. Da sottolineare anche che l’Ufficio parlamentare di bilancio ha espresso un po’ di preoccupazioni per il rischio di dover fare i conti con una situazione più complessa e adempimenti dichiarativi che una novità simile potrebbe portare. Ma da parte del governo non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro e la misura è stata conferma.
Le novità per quanto riguarda le detrazioni fiscali sono state inserite nella manovra. La legge di Bilancio, come spiegato in precedenza, è pronta ad essere approvata dal Parlamento. Dopo il via libera della Camera, la discussione ora è al Senato e sì è atteso per il prossimo 28 dicembre.