In caso di decesso di un cointestatario del conto corrente il superstite deve sapere come agire per evitare controlli del Fisco.
Il conto corrente cointestato è aperto da due o più persone e presuppone regole differenti rispetto al conto tradizionale nel momento in cui un titolare muore. Molte coppie scelgono di aprire un conto corrente cointestato in cui accumulare insieme i risparmi.
Il denaro spetta agli intestatari in parti uguali indipendentemente da chi lo versa nel tempo. Per quanto riguarda le operazioni da effettuare bisogna distinguere tra conto a firma disgiunta e congiunta. Nel primo caso ogni intestatario può agire in piena autonomia, nel secondo sarà necessaria la presenza di tutti i contitolari per svolgere un’operazione.
Tale distinzione è importante anche nel momento in cui si parla di successione per decesso di uno dei cointestatati. Il superstite potrà utilizzare il conto senza restrizioni solo in caso di firma disgiunta. Qualora, invece, il conto cointestato fosse a firma congiunta allora ogni operazione sarà bloccata fino a che non si svolgeranno tutte le pratiche successorie individuando gli eredi. Significa che i soldi non potranno essere toccati per un periodo più o meno lungo.
La successione con un conto corrente cointestato
La firma congiunta comporta un problema di liquidità nel momento in cui un cointestatario muore. Il superstite non potrà effettuare alcuni tipi di operazioni sul conto fino a che non si individueranno gli eredi, le quote loro spettanti e non si concluderanno le pratiche di successione.
Gli eredi per ottenere la parte spettante dovranno inviare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro un anno dal decesso del cointestatario pagando (dove necessario) l’imposta di successione il cui importo varia in base al grado di parentela e al valore dell’eredità.
Cosa accadrà al conto corrente cointestato dopo la morte di un titolare? Gli eredi possono recedere dal contratto oppure subentrare in quel contratto. Significa che l’estinzione del conto corrente non è automatica ma avviene su richiesta degli eredi. L’iter di successione non sarà di particolare rilievo solo in caso di conto a firma disgiunta.
Come detto il contitolare rimasto in vita ha piena autonomia sul conto. Potrà prelevare soldi o addirittura trasferirli in un nuovo conto corrente. In ogni caso, però, ricordiamo che solo la quota di denaro appartenente al cointestatario defunto cadrà in successione. Se gli intestatari sono due, ad esempio, la successione riguarderà il 50% della somma presente sul conto. L’altro 50% rimane al superstite.